Spese mediche, approvato il MAXI CASHBACK trimestrale | Ottime notizie se hai l’abbonamento in farmacia: da oggi paga lo Stato

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Una proposta modifica il rapporto tra cittadini e sistemi sanitari: un rimborso più veloce, ma le decisioni non sono ancora definitive. 

In determinati periodi dell’anno, quando il governo affronta impegni più complessi, il Parlamento diventa un luogo per testare l’equilibrio tra necessità sociali e sostenibilità economica.

Nel frattempo, i cittadini attendono azioni concrete, in particolare quelli che si trovano a gestire spese sanitarie frequenti o ulteriori difficoltà.

È in questo contesto che l’idea di restituire parte delle spese sanitarie, con tempistiche certe e ravvicinate, inizia a identificarsi come segno di attenzione governativa.

Tuttavia, anche le intenzioni più nobili devono affrontare svariate barriere tecniche e politiche prima di diventare aiuti reali. Capiamo di quali scenari si tratta.

Una modifica cruciale

Come riportato da Money.it, è stata proposta una modifica al decreto fiscale 84/2025, attualmente in discussione nella Commissione Finanze della Camera, che introduce un cashback sanitario con rimborso trimestrale delle spese mediche. La proposta, presentata dai deputati Gubitosa, Raffa e Alifano (M5S), si rivolge ai contribuenti con un reddito annuale fino a 15. 000 euro e mira, in via sperimentale, a consentire rimborsi diretti in denaro, come alternativa alla tradizionale detrazione fiscale del 19% nella dichiarazione dei redditi.

Questa misura riguarderebbe esclusivamente le spese sanitarie registrate secondo il sistema della Tessera Sanitaria e si applicherebbe per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026. In pratica, evidenzia la fonte, gli utenti interessati avrebbero la possibilità di scegliere se aderire al cashback – ricevendo le somme dovute a intervalli regolari – oppure continuare a ricevere le detrazioni nella dichiarazione dei redditi. La partecipazione sarebbe facoltativa e subordinata all’emissione, entro 45 giorni dall’entrata in vigore della legge, di un decreto attuativo del Ministero dell’Economia, che definirà modalità operative, criteri di adesione e possibili intermediari per l’erogazione (incluso il sostituto d’imposta).

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Cashback – Cosediviaggio.it (Fonte Canva)

Interventi e tempistiche

Per l’anno 2026, secondo la fonte, è prevista un’impostazione finanziaria di 1 milione di euro. L’intento sarebbe quello di rendere più accessibili i vantaggi fiscali a chi, a causa di redditi troppo bassi, non è in grado di sfruttare appieno le detrazioni nelle dichiarazioni. Un ulteriore emendamento mira a estendere la stessa logica del cashback agli affitti degli studenti universitari fuori sede; anche in questa situazione, si tratterebbe di rimborsi esenti da tasse e non inclusi nel reddito imponibile, per fornire un reale aiuto immediato a famiglie e studenti.

È importante chiarire, stando alla fonte, che nessuna di queste misure è attualmente attiva: gli emendamenti sono ancora in fase di valutazione e il decreto fiscale dovrà essere approvato entro il 15 agosto. Solo se integrati nel testo finale e seguiti dal decreto attuativo, questi provvedimenti potranno diventare strumenti concreti di supporto per le famiglie a basso reddito.