Sonno, i medici lanciano l’allarme: se dormi in questo modo sei a rischio OBESITA’ | La ricerca scientifica cambia le carte in tavola

Problemi a dormire? (canva.com) - www.cosediviaggio.it
Una ricerca mette in evidenza una preoccupante connessione tra le abitudini notturne e l’aumento di peso, con implicazioni per la salute.
Ci sono equilibri molto fragili che influenzano il nostro benessere quotidiano. Tra questi, il sonno risulta certamente uno dei più critici, sebbene spesso venga sottovalutato.
Dormire, chiaramente, non è solo un piacere né una mera esigenza: è un processo fondamentale che permette di recuperare energia, riparare i tessuti, rafforzare la memoria e mantenere in equilibrio il metabolismo.
Quando questo meccanismo viene interrotto, gli effetti possono essere più gravi di quanto si creda. Oltre a provocare fatica e irritabilità, si attivano infatti squilibri profondi che toccano anche il nostro comportamento alimentare.
E, secondo diverse ricerche scientifiche, questo potrebbe essere un elemento chiave per comprendere un problema ancora troppo diffuso.
I dati scientifici
Negli Stati Uniti, la quantità media di sonno è diminuita in modo significativo. Secondo i dati pubblicati da Scientific American e Doctorium.it, il 28% degli adulti dorme meno di sei ore a notte, mentre il 35% è clinicamente obeso. Questa sovrapposizione di dati ha spinto molti ricercatori a esaminare il nesso tra questi due stati. Un’indagine pubblicata sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics ha esaminato 18 studi scientifici, focalizzandosi sulle reazioni fisiche e comportamentali di persone private del sonno, dimostrando che la mancanza di sonno incide direttamente sull’attività ormonale, sul metabolismo e perfino sull’efficacia dei tentativi di perdere peso.
Dalla metà dello studio in poi, il legame diventa chiaro. Chi dorme solo tra le quattro e le sei ore per notte presenta variazioni nei livelli di grelina e leptina, due ormoni fondamentali per la regolazione dell’appetito. La grelina aumenta del 28%, causando un aumento della fame, mentre la leptina diminuisce del 18%, riducendo il senso di sazietà. In termini semplici: si ha la tendenza a mangiare di più e a sentirsi meno soddisfatti.
Squilibri ormonali
Altri studi citati dalla stessa fonte hanno confermato un aumento del consumo di grassi saturi tra le persone più stanche, e una riduzione significativa del peptide YY, un altro ormone che segnala al corpo quando il pasto è finito. Pertanto, dormire poco non solo ci fa sentire più affamati, ma ci porta anche a scegliere alimenti meno salutari e a mangiare senza rendercene conto.
Le ricerche, riportate da Doctorium, avvertono dunque che la mancanza di sonno altera il comportamento alimentare in modo strutturale e duraturo, rendendo più complesso il controllo del peso e favorendo l’insorgere di malattie croniche come l’obesità. Alla luce di quanto emerso, i medici sottolineano una raccomandazione semplice ma cruciale: dormire almeno sette o otto ore ogni notte non è solo un consiglio, ma una vera e propria indicazione preventiva.