Se sei pigro e hai poco tempo prova la DIETA FLEXI: ecco come fanno la star a buttar giù peso in pochi giorni senza patire la fame

Se sei pigro e hai poco tempo prova la DIETA FLEXI: ecco come fanno la star a buttar giù peso in pochi giorni senza patire la fame

Perdere peso con la dieta flexitariana (Canva foto) - www.cosediviaggio.it

Un’alimentazione che privilegia vegetali e sostenibilità, senza rinunciare a carne e pesce di qualità: ecco come perdere peso.

Negli ultimi anni c’è un modo di mangiare che ha incuriosito sempre più persone, compresi volti noti di Hollywood. Non è una dieta “estrema” né un regime fatto di rinunce impossibili: è piuttosto uno stile alimentare che punta a unire gusto, salute e attenzione per l’ambiente. La bilancia non è l’unico obiettivo, conta anche sapere da dove arrivano gli alimenti e come vengono prodotti.

Ricorda un po’ la dieta mediterranea per la varietà di frutta, verdura e cereali, ma qui la parola d’ordine è equilibrio: nessun alimento bandito, solo quantità e frequenza ben calibrate. Si riduce senza eliminare, privilegiando cibi freschi e di stagione.

Il principio è semplice: ascoltare il proprio corpo e imparare a regolarsi da soli, così il cambiamento diventa naturale. Non serve pesare ogni grammo o contare le calorie in maniera ossessiva: quello che fa la differenza è la qualità degli ingredienti e il modo in cui vengono combinati.

Come ricordano i nutrizionisti, è importante scegliere frutta e verdura biologiche, carne e pesce provenienti da fonti sostenibili e cereali integrali di buona qualità. Così si mangia con gusto, ma anche con consapevolezza.

Un equilibrio che funziona davvero

Come racconta La Repubblica, la dieta flexitariana prevede che l’80% dei pasti sia a base di vegetali, lasciando il resto a carne, pesce e altri alimenti di origine animale, scelti con cura. Nella fase iniziale, per stimolare il dimagrimento, si può puntare a circa 1500 kcal al giorno, distribuite in cinque pasti. A colazione, yogurt e frutta o magari uova e pane integrale; a pranzo, cereali con verdure; a cena, proteine leggere e contorni colorati.

La carne si riduce gradualmente: prima 700 grammi a settimana, poi 500, fino a 250, con almeno due giorni del tutto “meat free”. Il pesce non ha particolari limiti, purché sia fresco e sostenibile. Dopo le prime settimane, questo schema può diventare un’abitudine stabile, mantenendo il rapporto 40% vegetali, 40% cereali e legumi, 20% proteine animali.

Dieta
Dieta flexitariana come funziona (Canva foto) – www.cosediviaggio.it

Dal mercato alla tavola, senza annoiarsi

Uno dei punti forti è la varietà. In un menù settimanale si può passare da un risotto al radicchio e noci a un salmone con insalata di arance, da un cous cous di cavolfiore arrosto a una vellutata di patate e piselli. E la colazione? Spazia dal porridge con banana e cannella alle uova strapazzate con pane e spinaci.

Non è un regime “punitivo”, ma richiede qualche attenzione, soprattutto a fibre e carboidrati, se si hanno problemi intestinali. Con il supporto di un nutrizionista e ingredienti freschi, la dieta flexitariana diventa uno stile di vita sano e sostenibile, che lascia spazio al piacere della tavola e alla creatività in cucina.