REGALI IN DENARO, se superano questa somma finisci dritto nel mirino del Fisco | Addio alle mancette a figli e nipoti: ora sono guai

Scattano le manette se superi queste somme (Canva) - cosediviaggio.it
Da oggi, i regali in denaro non possono superare una specifica somma: rischi una severa sanzione… e anche le manette.
Negli ultimi anni, sempre più coppie scelgono di inserire l’IBAN direttamente nel biglietto d’invito del matrimonio. Una pratica che, se in passato poteva sembrare poco elegante, oggi vien vista invece come una scelta pratica e moderna.
Ricevere un contributo economico, non a caso, consente agli sposi di gestire in autonomia le spese legate al viaggio di nozze, alla casa o al ricevimento stesso, evitando appunto regali doppi o non utili.
Chi dona del denaro dimostra sicuramente fiducia e affetto, lasciando agli sposi la libertà di scegliere ciò che più desiderano, o di investire nel loro futuro insieme.
Quindi, l’IBAN al posto della classica lista nozze segna l’evoluzione del modo di pensare ai regali: ovvero, meno formalità, più praticità e un tocco di autenticità.
Regali e donazioni: cosa dice la legge
Possiamo insomma dire che ricevere denaro in regalo è una consuetudine diffusa. Tuttavia, spesso ci si chiede se tali somme vadano dichiarate o meno al Fisco. In realtà, infatti, sotto al profilo legale “regalo” e “donazione” son sinonimi, entrambi indicanti un “trasferimento di denaro o beni senza compenso“. Ma mentre un regalo di modico valore è esente da formalità, una donazione importante dev’esser redatta davanti a un notaio, e può comportare il pagamento dell’imposta di donazione (come spiegato dal sito money.it).
Di solito, i regali in denaro non concorrono alla formazione del reddito imponibile, quindi non vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi. Non serve, inoltre, alcun atto ufficiale per una somma modesta, come quella che un nonno dona a un nipote. Solo se l’importo è elevato e non giustificato da rapporti familiari, è al contrario richiesto un atto notarile e l’applicazione di imposte.
Limiti e tracciabilità dei pagamenti
Allo stesso tempo, non esiste un tetto massimo alle somme regalabili, quantunque la legge imponga limiti formali, solo per garantire la trasparenza. Non a caso, oltre i 4.999 euro ogni trasferimento deve avvenire con strumenti tracciabili, come bonifici o assegni. Inoltre, le donazioni ingenti non devono ledere i diritti degli eredi legittimi, proprio per evitare controversie successorie.
Il Fisco, dal canto suo, presume che ogni accredito bancario sia reddito imponibile, salvo prova contraria. Ma per evitare l’Irpef, chi riceve un regalo deve quindi conservare documenti che dimostrino la natura affettiva od occasionale della somma, come una dichiarazione scritta del donatore, o la causale del bonifico.