Napoli, ADDIO AL PRIMATO per la MIGLIOR PIZZA al mondo: quest’anno l’oro va a questa città | Stracciata dall’odiata rivale

Pizzaiolo (Depositphotos foto) - www.cosediviaggio.it
Non è di Napoli la pizza più buona al mondo, ma il primato va dato a questa città rivale. Ecco di quale di tratta.
La pizza è uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo, simbolo della cucina italiana e patrimonio dell’umanità. Nata a Napoli come cibo semplice e popolare, è diventata nel tempo una specialità diffusa ovunque, conquistando ogni cultura con le sue infinite varianti.
L’impasto, a base di farina, acqua, lievito e sale, si trasforma in una base perfetta per accogliere ingredienti di ogni tipo, dalla tradizionale mozzarella e pomodoro della Margherita, fino alle combinazioni più creative e moderne. Oggi la pizza non è solo un piatto, ma un’esperienza conviviale che unisce persone di tutte le età.
Ogni regione e ogni paese ha sviluppato le proprie versioni, come la pizza al taglio, la pizza gourmet o quella cotta nel forno a legna, ognuna con caratteristiche uniche. La sua capacità di adattarsi a gusti e culture diverse ne ha fatto un vero simbolo universale, capace di raccontare tradizione, innovazione e, soprattutto, passione per il buon cibo.
La storia della pizza affonda le sue radici nell’antichità, quando focacce condite venivano già preparate da Egizi, Greci e Romani. Tuttavia, fu a Napoli, nel XVIII secolo, che la pizza come la conosciamo oggi prese forma, con l’introduzione del pomodoro importato dalle Americhe.
Tema di competizione
Da allora, questo piatto ha mantenuto un legame profondo con la cultura napoletana, al punto che la “Pizza Napoletana” è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Oltre alla sua tradizione, la pizza è diventata anche un’opportunità economica e creativa per pizzaioli di tutto il mondo.
Competizioni internazionali premiano ogni anno le migliori ricette, mentre nuove tendenze, come la pizza senza glutine o con ingredienti biologici, soddisfano le esigenze di un pubblico sempre più attento alla qualità. Questo piatto continua a evolversi senza perdere la sua essenza, dimostrando di essere un alimento capace di attraversare epoche e confini.
La più buona al mondo
Come riportato su italiangourmet.it, la guida Pizzerie d’Italia 2025 del Gambero Rosso, presentata il 25 settembre 2024, celebra l’eccellenza e l’innovazione nel mondo della pizza italiana. Con ben 750 locali recensiti e 116 nuovi ingressi, la dodicesima edizione conferma la crescita costante del settore, sempre più attento alla qualità degli impasti, alla scelta delle materie prime e alla creatività nelle proposte.
Al vertice della classifica si conferma Pepe in Grani di Franco Pepe, che con 97 punti mantiene il primato, seguito da Renato Bosco Pizzeria, I Masanielli e I Tigli con 96 punti. Numerosi anche i premi speciali, che valorizzano sia maestri affermati come Simone Padoan, sia giovani talenti come Lorenzo Prestia, dimostrando come la pizza italiana sappia innovare senza perdere la propria tradizione.