MOSCA ASSASSINA torna l’incubo della carne infetta: trovate larve in tutto il Paese | “Si nutrono di tessuti vivi”: basta una lesione

MOSCA ASSASSINA torna l’incubo della carne infetta: trovate larve in tutto il Paese | “Si nutrono di tessuti vivi”: basta una lesione

È tornata! (depositphotos.com) - www.cosediviaggio.it

La mosca assassina torna in auge, minacciando bestiami e richiedendo nuove necessarie campagne di controllo. Cosa succede?

Dopo anni in cui si pensava fosse sparita, grazie a una grossa campagna per eliminarla, la mosca assassina, o “verme della vite”, torna a terrorizzare.

Riconoscibile per il suo corpo di un verde-blu metallico e gli occhi arancioni, questo insetto è una minaccia seria per gli animali, ma anche per noi: le sue larve si nutrono di tessuti vivi, entrando nella pelle attraverso piccole ferite.

Quando le larve sono quasi adulte, escono dalla ferita, a quel punto gravemente infetta; così l’animale muore o servono cure veterinarie costose.

Per chi non lo sapesse, usare insetticidi non solo serve a poco, ma diffonde sostanze tossiche e costa un sacco. Per questo, dagli anni ’50, si è scelto un altro metodo, più biologico.

Metodi della vecchia scuola

Secondo quanto riportato da Il Fatto Alimentare, il metodo consisteva nell’usare maschi resi sterili con radiazioni che, una volta accoppiati, fanno uova che non si schiudono, riducendo così il numero di insetti. Infatti, tra il 1962 e il 1975, Messico e Stati Uniti hanno liberato più di 94 miliardi di maschi sterili, riuscendo a far sparire il parassita dal 1966. Purtroppo, negli ultimi anni la mosca carnaria è riapparsa a causa del commercio illegale di carne infetta, con il primo caso registrato a Panama nel 2023.

Secondo la Copeg, nel 2024 c’erano decine di migliaia di casi, segno che la situazione era sfuggita di mano. Per risolvere il problema, si è deciso di aprire un nuovo centro a Panama per produrre mosche sterili, capace di sfornare 117 milioni di esemplari ogni settimana. Questo si aggiunge ad altri centri simili in Texas e nel Messico del Sud, con un investimento totale di circa 30 milioni di dollari.

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I pesticidi non servono (depositphotos.com) – www.cosediviaggio.it

Metodi attuali e tecnologici

Intendiamo quindi l’emergenza è prettamente radicata negli Stati Uniti. Stando alla fonte, la diffusione della mosca carnaria è legata al commercio illegale di animali, spesso trasportati in condizioni pessime e malati, che attraversano vari paesi dell’America Centrale per arrivare negli Stati Uniti senza controlli sanitari adeguati.

L’Honduras, per risposta, ha creato un suo centro per liberare maschi sterili, mentre il Messico ha iniziato a fare più controlli e campagne informative per gli allevatori, spesso impreparati a riconoscere le larve. L’attuale metodo, basato su aerei per spargere le mosche sterili, intitolato “Whiz Packer”, ha dei rischi, come la possibilità che una piccola parte degli insetti non sia sterile e si diffonda, e i pericoli legati ai voli. Ciò nonostante, si può dire che la tecnologia abbia ridotto molto questi rischi.