L’isola che non vuole farsi trovare: in Italia il PARADISO SEGRETO (e selvaggio) che fa impallidire i Caraibi | A due ore da Roma

Vista dall'alto sull'isola (Depositphotos foto) - www.cosediviaggio.it
Nascosta tra leggende, misteri e briganti; anche le più trafficate isole caraibiche ne invidiano le caratteristiche uniche
Spesso ci si immagina le isole come dei veri e propri paradisi terrestri, luoghi incantati ipotizzabili soltanto all’interno di miti.
A conferire questa natura, seppur solo ideologica, alle più impressive isole del globo sono senza ombra di dubbio caratteristiche quali spiagge chiarissime e mare dal colore cristallino, sul quale si riflettono le pitture delle albe e dei tramonti.
Un aspetto ulteriormente favorevole, è la presenza di un clima mite, che si rende ideale per permettere agli avventori di fruire di attività all’aperto in piena libertà, pur non soffrendo l’afa eccessiva.
Lo scenario floristico è altresì un aspetto che deve necessariamente essere attenzionato, per via della biodiversità, spesso realmente unica, che si può incontrare su determinate isole del globo, dove poter praticare sport, escursioni e immersioni interfacciandosi con ecosistemi singolari.
Uno spettacolo imprevedibile per gli avventori
Una delle isole più suggestive dell’intero panorama italiano, Palmarola, deve il suo nome proprio alla locale flora, caratterizzata dalla presenza di palme nane che conferiscono a questo pezzo di terra uno spirito selvaggio, quasi inospitale, come solo certi scorci persi tra l’Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi sono capaci di fornire. L’intera isola, a dirla tutta, è una riserva naturale, contraddistinta da spiagge etichettate come tra le più splendide al mondo, da grotte e calette che scandiscono le peculiari scogliere, che spesso si modellano in suggestivi archi a sesto acuto.
Trovandosi a Palmarola sarà pressoché inevitabile mancare una visita presso i famigerati Faraglioni di Mezzogiorno, che rappresentano una sorta di “portale” d’ingresso all’isola, proseguendo con Le Cattedrali, che devono il proprio nome al fatto di presentarsi come grotte alte e strette in basalto, e che a detta di molti assumono la forma di una vera e propria cattedrale, di stile architettonico accomunabile al gotico, per intenderci.
Scorci introvabili in tutto lo Stivale
Sull’isola, non perdetevi una gita verso la Cappella di San Silverio, raggiungibile soltanto attraversando un caratteristico sentiero nella roccia, per poi spendere qualche ora tra gli scogli maculati, caratterizzati da tinte che vanno dall’ocra all’ossidiana, noti come Le Galere, o presso la Grotta del Gatto, al cui interno sarà possibile scoprire una sorgente d’acqua dolce. Parlando di spiagge non possiamo evitare di menzionare Cala del Porto, altresì conosciuta, soprattutto in passato, come Spiaggia della Maga Circe; qui sorge il fiore all’occhiello gastronomico dell’intera isola, nonché unico ristorante effettivamente attivo, O’Francese, un vero e proprio must per tutti i visitatori dell’isola.
Continuando a parlare di scorci balneari, probabilmente meno frequentati ma non di certo inferiori in termini di spettacolo, a Palmarola sorge anche Cala Brigantina, attraversata nel corso dei secoli da storie connesse proprio a predoni del Tirreno, mentre si evidenzia una presenza abbastanza scarsa ed esigua di spiagge basse e sabbiose per via della conformazione naturale dell’Isola. Il sito Vivi Ponza riporta una serie di itinerari che potranno essere seguiti prendendo parte a gite organizzate ad hoc, ma per i più avventurieri esiste la possibilità di affittare una piccola imbarcazione e girare l’isola, scoprendone i suoi magici anfratti, in modo totalmente indipendente.