Dopo le 7 piaghe d’Egitto arriva l’ottava, l’invasione dell’ACHETA scatena in panico in tutte le case | in questa Regione è già emergenza

Un'invasione preoccupante (depositphotos.com) - www.cosediviaggio.it
Un’invasione si sta espandendo nelle case italiane: cosa c’è dietro all’aumento improvviso dell’Acheta domesticus?
Nel corso della storia, le persone hanno spesso interpretato eventi naturali improvvisi e inesplicabili come segnali di sventura “divini“. Dai tempi medievali alle storie bibliche, le invasioni di insetti sono sempre state considerate una minaccia.
Oggi, quando pensiamo a epidemie e catastrofi, le immaginiamo lontane, relegate nei libri impolverati del passato, come nella “Metamorfosi” di Kafka.
Ma a volte la storia sembra ripetersi, in forme nuove, ma altrettanto inquietanti. È quello che sta succedendo in Italia, dove un esercito imponente sta invadendo le case, lasciando i cittadini senza parole e le Autorità locali alla ricerca di una soluzione.
Non si tratta di cavallette, ma dell’“Acheta domesticus”, il nome scientifico del grillo domestico, che improvvisamente si è moltiplicato a dismisura, entrando dappertutto.
L’allarme dei cittadini
L’allarme è scattato qualche giorno fa, quando i social media hanno iniziato a mostrare immagini preoccupanti: tanti grilli ammassati sui muri esterni delle case, sui telai delle finestre e sotto le sedie in giardino. In un attimo, il panico si è diffuso, trasformando una semplice segnalazione in un fenomeno virale. Non è servito a nulla l’appello alla calma degli esperti: le famiglie si sono subito organizzate, usando repellenti improvvisati e insetticidi di ogni genere. Molti si chiedono se si tratti di una nuova piaga, l’ottava dopo quelle bibliche!
In realtà, dietro a tutto questo clamore, si nasconde un evento fortunatamente più limitato: secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena, è a Carpi, proprio in provincia di Modena, che si sta verificando la maggiore proliferazione di questi insetti. A confermarlo è Niccolò Patelli, entomologo del Gruppo Modenese di Scienze Naturali, che descrive il fenomeno come una “tipica esplosione demografica”, legata al ciclo vitale dell’Acheta. Le femmine depongono le uova alla fine dell’estate e, con l’arrivo del caldo, i nuovi esemplari escono in massa.
No agli insetticidi!
Fattori ambientali e climatici sono incisivi: la siccità, gli inverni miti e le piogge brevi ma intense che induriscono il terreno, spingono i grilli a spostarsi dalle campagne verso le case. I campi già mietuti non offrono più riparo e così le città diventano le nuove destinazioni. A peggiorare la situazione, come sottolinea la fonte, si aggiunge la presenza di cavallette sulle spiagge romagnole, anch’esse portate dai venti caldi provenienti da sud-ovest.
Nonostante ciò, gli esperti raccomandano di non usare insetticidi. Secondo Patelli, tra pochi giorni il fenomeno si ridurrà da solo. Ma intanto, a Carpi si vivono momenti di preoccupazione, tra chi cita Kafka e chi, più pragmatico, pensa di cucinare ciò che non si riesce a eliminare! E visti i tempi che corrono…