CICALE ZOMBIE, è orrore nelle città italiane | I ricercatori: “Il fungo assassino riempie l’addome e lo squarcia a metà”

Una mutazione orribile (commons.wikimedia.org/Telos Spocker) - www.cosediviaggio.it
Un fungo misterioso trasforma le cicale in zombie: dopo l’America, ora potrebbe minacciare anche l’Italia. Sembra un horror, ma è tutto vero!
Quando l’estate si fa sentire nell’aria e la vegetazione si riempie di vita, inizia a risuonare un concerto familiare: il canto delle cicale, tanto ipnotico quanto assordante.
Queste creature, simbolo di leggerezza e da sempre associate a miti e leggende, evocano un momento di sospensione, fatto di calore, silenzio e sogni.
Tuttavia, nel profondo di questo “rituale” naturale, si nasconde una storia ben più inquietante. Come accade spesso in natura, sotto la superficie si trova l’imprevisto.
Esiste un parassita mortale capace di modificare il comportamento e la biologia degli insetti, trasformandoli in strumenti inconsapevoli della sua diffusione! Già noto in America, questo fungo sta ora attirando l’attenzione degli esperti anche in Italia.
Il mostro parassita
Il fungo parassita conosciuto con il nome scientifico di Massospora cicadina è già stato studiato a lungo dalla comunità scientifica internazionale per i suoi effetti devastanti sulle cicale negli Stati Uniti. Come riportato dal National Geographic, una volta che il fungo entra nel corpo dell’insetto, inizia a consumarlo lentamente dall’interno, lasciando solo ciò che occorre affinché la cicala possa volare e diffondere le sue spore. Uno dei segni più evidenti dell’infezione è la formazione di un tappo bianco e polveroso al posto dell’addome, un’escrescenza carica di spore pronte a infettare altri esemplari prima di squarciare l’addome del vettore.
Secondo quanto riportato dalla fonte, l’infezione non solo provoca danni fisici alle cicale, ma cambia anche profondamente i loro comportamenti. I maschi colpiti, ad esempio, iniziano a emettere segnali tipici delle femmine, diventando così attraenti per entrambi i sessi e facilitando la diffusione del fungo tramite l’accoppiamento! Un meccanismo che ha indotto gli scienziati a considerare questa infezione una sorta di “STD” nel regno degli insetti!
La situazione in Italia
Ad aggravare la situazione è il modo in cui la Massospora modifica lo stato energetico delle sue vittime: secondo l’americano Matt Kasson, il fungo produce sostanze psicoattive quali il catinone (una forma di anfetamina) e la psilocibina, che permettono alle cicale di rimanere attive anche nelle fasi avanzate della malattia. Gli alcaloidi, mai osservati prima in funghi di questo tipo, sottolineano l’aspetto straordinario e misterioso del parassita.
Alcuni scienziati italiani starebbero lanciando l’allerta per la possibile presenza di ceppi di Massospora anche in Italia. Anche se non è stata ancora confermata ufficialmente, l’ipotesi di una diffusione europea trova supporto in segnalazioni di esemplari infetti nel Centro Italia, in particolare nelle aree boschive dell’Appennino. Secondo il National, gli esperti del CREA e di alcune Università stanno seguendo con attenzione la situazione, preoccupati che le condizioni climatiche sempre più simili a quelle americane possano agevolare l’espansione del fungo.