Ci vai e ti accorgi perché sono tutti fuori di testa, è il BORGO DEI MATTI in Italia | Qui non si piange mai

Il paese dei matti (Canva) - cosediviaggio.it
Se vai in questo paese, e pensi che siano realmente tutti matti, non stupirti: questa è proprio la sua particolarità.
L’Italia è un mosaico di meraviglie, e spesso le sue bellezze più autentiche si celano lontano dalle grandi città. Come le piccole località le quali, appunto, con la loro atmosfera intima e il ritmo lento, custodiscono tradizioni, paesaggi e storie uniche, offrendo esperienze indimenticabili a chi le visita.
Regione per regione, il nostro Paese rivela infatti borghi incastonati fra le montagne, affacciati sul mare, o immersi nella campagna, dove ogni vicolo racconta un pezzo di passato. Luoghi, questi, che seppur spesso poco conosciuti, son veri gioielli da scoprire.
Dal nord al sud, dalle isole al cuore dell’Appennino, ogni regione vanta, invero, piccoli centri capaci di sorprendere: basti pensare a Sant’Agata dei Goti, in Campania; o a Civita di Bagnoregio, nel Lazio.
Una guida, insomma, il cui obiettivo è raccontare le piccole località più belle d’Italia (per ogni singola regione), celebrandone il meraviglioso fascino nascosto.
Un borgo fra storia e mistero
Corinaldo, incantevole borgo delle Marche, è considerato fra i più belli d’Italia. E arroccato su una collina in provincia di Ancona, è celebre per la sua cinta muraria perfettamente conservata, nonché per l’atmosfera medievale, avvolgente ogni angolo. Ma ciò che lo rende davvero unico è il connubio fra sacro e profano: poiché da una parte, è il paese natale di Santa Maria Goretti; dall’altra, è conosciuto come il “paese dei matti”, per via delle curiose storie e personaggi che lo hanno animato.
Fra le leggende più note, c’è quella del “Pozzo della Polenta“, in cima alla famosa scalinata della Piaggia. In cui si racconta di un contadino che vi cadde con un sacco di farina gialla, e il quale, secondo le dicerie popolari, continuò poi a vivere nel pozzo, nutrendosi di polenta e salsicce. Storia da cui nasce, ogni anno, la “Contesa della Polenta”, una rievocazione storica molto sentita.

Scuretto e il “cannone di fico”
Nondimeno, Corinaldo è anche patria di storie divertenti come quella di Scuretto, che con i soldi del figlio emigrato, costruì solo una facciata di casa per ingannarlo. E poi c’è la leggenda del “cannone di fico”, un’arma artigianale esplosa sulle mura, la quale causò più danni ai corinaldesi che ai nemici.
Il libro “I matti di Corinaldo“, raccoglie aneddoti su personaggi stravaganti realmente vissuti, come Atavico e Farinello, diventati appunto simboli dell’identità bizzarra del borgo. Con in contrasto, la figura di Maria Goretti, rappresentante invece la santità nata nella semplicità e nel dolore. Tanto che a lei, son dedicati proprio un santuario e la casa natale, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.