Bibite in lattina, è ALLARME PESTICIDI: altro che sicure, si rischia il cancro e anche l’infertilità | Le analisi rivelano il mix letale

Bibite in lattina, è ALLARME PESTICIDI: altro che sicure, si rischia il cancro e anche l’infertilità | Le analisi rivelano il mix letale

Bibite in lattina e pericoli (Depositphotos foto) - www.cosediviaggio.it

Cosa c’è davvero dentro quelle bibite gassate che beviamo con così tanta leggerezza? Non ci facciamo quasi mai caso.

Una lattina fresca, un gusto che conosciamo a memoria, e via. La beviamo senza pensarci due volte, magari in pausa pranzo o d’estate, per rinfrescarci. Ma se conoscessimo cosa contiene… beh, forse verrebbe voglia di leggere l’etichetta con un po’ più di attenzione. O magari no. La verità è che ci fidiamo, forse troppo.

Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso della sicurezza alimentare. Non solo per lo zucchero o le calorie – che già sarebbero un bel tema – ma per tutte quelle sostanze nascoste che, anche se invisibili, ci finiscono nel bicchiere. Pesticidi? Additivi? Boh, mica si vede a occhio nudo. Eppure ci sono. La questione è più seria di quanto si creda.

Diversi studi, anche indipendenti, hanno cominciato a tirare fuori dati interessanti – o meglio, preoccupanti. Dietro al sapore dolce e rassicurante si nasconde un mondo chimico tutt’altro che banale. E allora capita che si continui a bere anche bibite che, forse, con un po’ più di informazioni, eviteremmo volentieri. O almeno, lo faremmo con più cautela.

Oggi non basta più dare un’occhiata alle calorie stampate sulla confezione. Serve andare oltre. Ci sono ingredienti che magari non sono vietati, ma nemmeno così “innocui”. Alcuni, da soli, forse non fanno danni. Ma insieme? E nel tempo? Non lo sappiamo con certezza, ma il sospetto cresce. Sempre più persone iniziano a farsi domande, e non a caso.

Un test che ha fatto discutere

Come riporta Greenme, la rivista Il Salvagente ha pubblicato un test che ha fatto alzare più di un sopracciglio. Sono state analizzate 14 bibite famosissime in Italia – tè, cole, aranciate, limonate. Tutte bevande che troviamo ogni giorno sugli scaffali del supermercato. L’obiettivo? Capire se contenevano sostanze “scomode”, come i famigerati PFAS (quelle sostanze che restano nell’ambiente praticamente per sempre) e residui di pesticidi.

Risultato? In diverse di queste bibite sono spuntati fuori due tipi di PFAS: il PFMS e il PFHxA – quest’ultimo già sulla lista nera dell’Unione Europea (verrà infatti vietato dal 2026). In più, in alcune aranciate sono stati trovati quattro pesticidi diversi. Alcuni di questi, tipo l’imazalil o lo spirotetramat, sono accusati di essere cancerogeni o dannosi per la fertilità. E anche se non ci sono limiti precisi per queste sostanze nei soft drink, i valori superano quelli previsti per l’acqua potabile. Insomma, mica dettagli.

Bibite in lattina (Depositphotos foto) - www.cosediviaggio.it
Bibite in lattina (Depositphotos foto) – www.cosediviaggio.it

Risultati che non ti aspetti

A finire peggio nella classifica del test sono state bibite molto conosciute, soprattutto le aranciate. Una ha preso solo 3,5 punti su 10. Motivo? Conteneva un mix di zuccheri alti, pesticidi (tra cui fludioxonil, pyrimethanil e altri nomi impronunciabili) e PFAS. Una combinazione non proprio rassicurante, diciamo. E pure un’altra non se l’è cavata tanto meglio: dentro c’erano pesticidi, e anche lì compariva il PFMS.

Anche una che in tanti considerano una scelta “sicura” non è uscita benissimo: punteggio quasi sufficiente (5,9), ma comunque con tracce di pesticidi e un bel carico di zucchero. E poi ci sono dolcificanti artificiali, coloranti come l’E150d (associato a possibili effetti cancerogeni), edulcoranti e quant’altro.