“Avvistato DRACULA a Napoli”: altro che Transilvania, Vlad l’Impalatore si aggira nel capoluogo partenopeo! L’iscrizione lo conferma

Avvistato a Napoli! (canva.com) - www.cosediviaggio.it
Un’iscrizione riaccende il mistero su Vlad l’Impalatore, ovvero il Conte Dracula: dimenticate la Transilvania. Questa è la verità!
Napoli, mia casa negli ultimi 8 anni; città ricca di misteri e leggende, potrebbe nascondere un segreto che la collega ad una figura affascina e inquieta da secoli: Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto come il Conte Dracula.
Figura emblematica, simbolo di terrore e potere, Vlad l’Impalatore ha da sempre alimentato storie di fantasmi, incubi e racconti gotici che si incontrano con il folklore europeo.
La sua immagine, tra realtà e finzione, si è fusa nella cultura popolare e riecheggia anche nella filmografia moderna, con piccoli cult del nuovo millennio come “Intervista col vampiro”, con un giovanissimo ed esordiente Brad Pitt.
Eppure, il mito si tinge di nuove sfumature, suggerendo che la sua ultima dimora potrebbe essere decisamente lontana dai monti remoti della Romania, rivolgendosi piuttosto al capoluogo partenopeo.
Un luogo impensabile
Da tempo si dice che i resti di Vlad non siano sepolti nel suo paese natale, ma siano stati portati in Italia per scampare alle persecuzioni dei turchi. La storia narra che Maria Balsa, la figlia adottiva del principe, abbia portato con sé le reliquie paterne, nascondendole nella cappella Turbolo del complesso di Santa Maria la Nova, un luogo ricco di storia e mistero. A sostenere questa intrigante teoria, delle particolari decorazioni – un drago e simboli di origine egizia – incise sulla tomba, hanno già catturato l’attenzione di esperti e appassionati.
Tuttavia, un evento ha sconvolto e possibilmente cambiato le certe in tavole, come raccontato nell’edizione online del quotidiano Il Roma. Una recente interpretazione dell’iscrizione sulla tomba, fino a poco tempo fa incomprensibile, sembra offrire la prova tanto cercata: un funerale elogio, probabilmente risalente al Cinquecento, dedicato proprio a quel Vlad III di Valacchia!
Una morte inaspettata
Come evidenzia la fonte, Giuseppe Reale, direttore del Complesso monumentale di Santa Maria la Nova, ha comunicato la scoperta proprio dalla Romania, dove si trovava per ulteriori ricerche. Questo risultato è il frutto del lavoro di un gruppo di studiosi internazionali, che hanno combinato elementi storici, linguistici e simbolici per svelare il mistero.
Le indagini suggeriscono anche che Vlad non sia deceduto in battaglia, come si è sempre creduto, ma sarebbe stato catturato dai turchi e successivamente liberato grazie all’intervento della figlia! Il suo seppellimento nella tomba di Matteo Ferrillo, suocero di Maria Balsa, sarebbe stato un tentativo di proteggere il corpo del sovrano dalle persecuzioni e dai profanatori. Sebbene siano necessari ulteriori accertamenti, questa scoperta potrebbe riscrivere parti significative della storia europea, inglobando mito, leggenda e realtà in una sola affascinante narrazione!