“ALLERTA SABBIA LETALE”: dalla Florida all’Italia, il nuovo allarme | Cosa evitare e come proteggere i tuoi figli in spiaggia

Riflessioni necessarie (canva.com) - www.cosediviaggio.it
Un pericolo spesso ignorato: la sabbia può trasformarsi in un rischio mortale. Ecco perché la consapevolezza è fondamentale.
“Estate… l’eternità è un battito di ciglia“, cantava Jovanotti. L’estate ci trasmette sempre immagini di libertà, spensieratezza e giochi sulla spiaggia.
Le coste si trasformano in palcoscenici di felici ed afosi pomeriggi, animati da castelli di sabbia, tunnel e buchi realizzati con le mani, soprattutto dai più piccoli.
Tuttavia, sotto l’apparente inoffensività della sabbia si nasconde un pericolo sottovalutato ma reale, capace di trasformare un semplice gioco in tragedia.
È un argomento delicato per noi, reso ancor più sensibile dai recenti e terribili fatti di cronaca, i quali ci spingono a esaminare più attentamente ciò che tendiamo a dare per scontato.
Una buca verso la morte?
RaiNews ha riportato l’attenzione sul rischio, tanto semplice quanto fatale, dello scavare buche profonde sulla spiaggia. Gli insights traggono spunto dal tragico evento avvenuto pochi giorni fa, quando un diciassettenne ha perso la vita a Montalto di Castro, sepolto dalla sabbia mentre scavava un tunnel improvvisamente crollato. E, purtroppo, non si tratta di un episodio isolato: gli esperti sottolineano che tali incidenti sono tutt’altro che rari e possono avere conseguenze devastanti.
Il problema risiede nel comportamento imprevedibile della sabbia: basta un piccolo movimento o assestamento per provocare il crollo di una buca, specialmente se profonda o con pareti verticali. In questi casi, il peso della sabbia può impedire la respirazione, schiacciare il torace e bloccare qualsiasi movimento. L’asfissia può sopraggiungere in pochi minuti, e i soccorsi spesso incontrano difficoltà a intervenire tempestivamente, poiché la sabbia cede facilmente, complicando le operazioni di salvataggio.
Problemi di chiarezza
A tal proposito è stato interpellato Stephen Leatherman, esperto americano e studioso della sicurezza nelle spiagge. Leatherman avverte che la sabbia umida si comporta come un “cemento liquido” e consiglia di non scavare buche più profonde di 60 centimetri. Inoltre, spiega che, in caso di emergenza, è fondamentale evitare di affollare il bordo della buca per prevenire ulteriori crolli e, se possibile, utilizzare tavole o superfici rigide per distribuire il peso ed evitare che altre persone rimangano intrappolate.
Un dato sorprendente evidenziato da Leatherman è che, negli Stati Uniti, i decessi causati dai crolli di sabbia superano quelli dovuti agli attacchi di squali! Il tutto risiede nella percezione del rischio: scavare buche è visto come un innocuo passatempo, e sottovalutare i rischi rappresenta, per l’appunto, il rischio maggiore. Il recente caso ha sicuramente riacceso il dibattito sulla necessità di maggiori controlli e campagne di sensibilizzazione. E se in molte spiagge americane sono presenti cartelli con divieti chiari, in Italia le normative sono decisamente fuligginose.