1.500€ di PENSIONE SENZA CONTRIBUTI: il cavillo che nessuno conosce ma che ti sblocca il bonifico | Richiedila così

Pensionati, cosa sapere ora (Canva) - CosediViaggio
C’è chi ha scoperto come ottenere 1.500 euro di pensione senza contributi: ecco come accedere a questo privilegio.
Per molti l’Italia non è un paese che premia chi per una vita intera si è dato da fare per riuscire a lavorare… e a pagare i contributi. Molti italiani, infatti, si lamentano perché – dopo aver pagato tasse su tasse mese dopo mese – si ritrovano a percepire una pensione misera.
Anzi, secondo alcune analisi l’INPS non riuscirà a pagare tutti, e il prossimo futuro si prospetta davvero nero per tutti coloro che stanno lavorando ora.
Eppure, sembra che ci sia un cavillo per ottenere una pensione di 1.500 euro senza contributi. Si tratta di una soluzione che farebbe comodo a molti: senza versare contributi si potrebbe ottenere quello che in alcune regioni è uno stipendio medio.
Ma come fare per sfruttare questo trucco? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Come calcolare la pensione in Italia?
Come prima cosa, è bene cercare di comprendere come si calcolano le pensioni in Italia. Dal 1996, in Italia vige il sistema contributivo per il calcolo delle pensioni, il quale si basa esclusivamente sull’ammontare dei contributi effettivamente versati nel corso dell’intera vita lavorativa. Questo modello si discosta dal precedente sistema retributivo, che prendeva in considerazione gli ultimi stipendi percepiti.
Di conseguenza, non è sufficiente percepire un salario elevato: ciò che conta davvero è accumulare un montante contributivo consistente. Tuttavia, chi ha versato i contributi per tutta la vita, nonostante gli adeguamenti al Governo potrebbe trovarsi con una pensione di appena 600 euro. Si tratta di un sussidio davvero misero, troppo poco per chi vuole vivere una vita dignitosa e senza affanni, godendosi il riposo nella società.
Come si ottiene la pensione da 1.500 euro?
Ma quindi, come ottenere la pensione da 1.500 euro al mese? È una possibilità che potrebbe concretizzarsi grazie alla pensione anticipata contributiva, riservata a coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995 e che rientrano integralmente nel regime contributivo puro, ossia senza anzianità assicurativa precedente al 1996. Tali lavoratori possono accedere alla pensione a partire dai 64 anni, invece che attendere i 67, a patto di maturare un importo minimo stabilito in funzione dell’assegno sociale.
Dal momento che le soglie previste per questa misura sono di 3 volte l’importo dell’assegno sociale per uomini e donne senza figli, 2,8 volte per le donne con un figlio e 2,6 volte per le donne con due o più figli, secondo quanto riporta il sito ecoblog.it, una donna con due figli dovrà raggiungere una pensione non inferiore a 1.400,59 euro per accedere a questo canale di pensionamento anticipato.