“Sono passato vicino alla Mole Antonelliana, l’edificio più geniale che è stato forse costruito per un assoluto impulso verso l’alto -non ricorda nient’altro se non Zarathustra. L’ho battezzato Ecce Homo e l’ho circondato nel mio spirito con un immenso spazio libero“: queste le parole che Nietzsche le dedicò.
La Mole è senza ombra di dubbio il simbolo di Torino. La sua sagoma nello skyline torinese la fa da padrona in ogni rappresentazione, logo, cartolina e souvenir. Come tutto ciò che riguarda Torino, la mole è un misto tra rigore e mistero. Ci si avvicina guardinghi, scrutando ogni particolare di questa imponente costruzione alla ricerca della chiave di lettura giusta, e si finisce a naso all’insù nel bel mezzo del centro cittadino. Una volta entrati, poi, è impossibile non rimanere affascinati e rapiti non solo dall’architettura interna, ma dal curatissimo Museo del Cinema. Un giusto compromesso tra storia e modernità, insomma, che la portano in cima alla lista delle cose da vedere a Torino.
Quando, nel 1848, venne garantita la libertà di culto in Italia, la comunità ebraica acquistò il terreno su cui sorge la Mole Antonelliana per farne una sinagoga. Nel 1863 il progetto venne affidato all’architetto Alessandro Antonelli, per essere terminato solo nel 1889 dal figlio Costanzo. L’altezza prevista era di 47 metri, ma in corso d’opera l’Antonelli modificò il progetto per arrivare a ben 113 metri di altezza. I lavori si fermarono a 70 metri con un tetto provvisorio: il nuovo progetto era eccessivamente costoso e i tempi di realizzazione troppo lunghi. La Comunità Israelita Torinese si tirò indietro e decise di cedere l’opera al Comune di Torino, il quale si fece carico del completamento. L’edificio cambiò quindi destinazione, diventando sia sede del Museo dell’Indipendenza Italiana che edificio commemorativo del Re Vittorio Emanuele II.
Ripresero i lavori e il tetto provvisorio arrivò a 90 metri con la costruzione del cosiddetto “Tempietto”.
Oltre ai necessari lavori strutturali a seguito del terremoto del 1887, vennero aggiunte in cima la Lanterna, la guglia e il Genio Alato. Nel 1904, il Genio Alato, una statua di 300 kg, venne abbattuta da un fulmine. Due anni dopo, la sostituì una stella a cinque punte di ben 4 metri di diametro. La stella, però, abbassava l’altezza complessiva della Mole, che quindi venne arricchita nella cuspide.
A cinquant’anni di distanza, una tromba d’aria, spezzò la guglia. A questo incidente seguirono lavori di restauro e ricostruzione che terminarono solo nel 1960.
Ad oggi, in cima alla Mole di Torino è possibile vedere la nuova stella a 12 punte, più piccola della precedente, ma che la porta a un’altezza di 167,50 metri.
Nella sua concezione, l’architetto Antonelli realizzò la Mole come un edificio-simbolo, scevro da ogni caratterizzazione politica o religiosa: è semplicemente il simbolo di Torino.
Il momento migliore per ammirare la struttura Antonelliana, secondo i torinesi, è in inverno: la guglia che si staglia contro il bianco delle Alpi è una visione che resta impressa nel cuore e che riaffiora ogni volta che si pensa a Torino!
Per quanto riguarda l’aspetto architettonico, lo stile della Mole Antonelliana racchiude elementi neoclassici, neogotici, barocchi ed eclettici. All’epoca costituì una vera e propria innovazione e tutt’oggi la ricerca sulla Mole Antonelliana dal punto di vista tecnico non cessa di sbalordire.
La pianta quadrata si sviluppa creando una sorta di piramide, ma l’estremità finale non riesce a inquadrarsi né nel termine di cupola né in quello di torre. Il fatto stesso che la Mole di Torino sfugga a ogni definizione ne testimonia l’originalità e il genio dell’Antonelli. È, infatti, il progetto più conosciuto di questo architetto e che lo ha contraddistinto nel corso della Storia. Uno degli elementi caratterizzanti delle opere di Antonelli è stato l’utilizzo del ferro, largamente utilizzato nella struttura in modo tecnico ma armonioso con il resto degli elementi architettonici.
La parte inferiore della struttura, in muratura è in stile neoclassico. Si accede da un pronao colonnato, sormontato da una cupola quadrangolare. A snellire la massiccia base c’è il cosiddetto “Tempietto”. Si riconosce dalla divisione in due blocchi: quello inferiore, con 20 colonne per lato, e quello superiore, con vetrate semicircolari. Da qui parte la cupola (detta Lanterna), che ricorda un guscio, con le sue pareti sottilissime rispetto al resto della struttura. Consiste infatti di una struttura muraria a scheletro, priva di strutture metalliche (troppo costose all’epoca).
Per quanto riguarda l’interno, purtroppo le decorazioni originali sono andate distrutte nel 1930, durante i lavori di consolidamento. In quell’occasione la struttura subì delle modifiche, incorporando del cemento armato (privando così la Mole Antonelliana del primato di edificio più alto in sola muratura).
In ogni caso, entrando ci si trova al centro di un’enorme cupola decorata con travi in cemento armato. La disposizione dei travi crea l’effetto geometrico di una serie di rombi ripetuti molto suggestivo, che cattura lo sguardo e lo porta verso l’alto.
Il primo ascensore interno risale al 1964, seguito da uno nuovo nel 1964, che funzionò fino al 1996. L’ascensore panoramico resta comunque il modo migliore per esplorare la Mole e per ammirare il panorama di Torino. Più giù troverete tutti i dettagli sui prezzi e su come muoversi al meglio all’interno della Mole Antonelliana a Torino, intanto vi lasciamo con un video girato all’interno dell’ascensore durante la risalita:
La storia della Mole Antonelliana è piena di curiosi incidenti che la rendono un po’ misteriosa. Non a caso, dopotutto, Torino è considerata la città italiana esoterica per eccellenza, quindi forse c’è poco di cui stupirsi se fa da sfondo a così tanti strani eventi. In ogni caso, ecco un altro aspetto della Mole Antonelliana, curiosità e misteri che forse non conoscete:
Come abbiamo già detto, è risaputo che esiste una “Torino esoterica“, un groviglio di credenze, miti, leggende e superstizioni che vogliono il capoluogo piemontese il vertice delle città magiche. In particolare, della magia nera. La Mole Antonelliana di Torino non fa di certo eccezione ed esistono diverse leggende e superstizioni legate a questo imponente edificio:
A partire dal 2000, tra le cose da fare a Torino c’è una new entry: il Museo Nazionale del Cinema. A partire dal 1996, infatti, il Comune di Torino ha adibito la Mole a museo, ultimando i lavori di rinnovamento degli ambienti e dell’ascensore panoramico in cristallo di sicurezza nel 2000. Le funi di acciaio che lo muovono lasciano sempre a bocca aperta sia grandi che piccoli, per non parlare di quando si arriva a fine corsa! A 85 metri di altezza, l’ascensore si ferma sul Tempietto, punto d’osservazione d’eccezione su Torino e le Alpi.
Tutto ebbe inizio dalla collezione di Maria Adriana Prolo e dalla sua volontà di esporla in uno spazio che fosse dedicato non solo al cinema, ma anche al ruolo della città di Torino nella sua storia. In origine la sede era Palazzo Chiablese, per poi essere spostata presso la Mole antonelliana di Torino. Una quantità inimmaginabile di materiale: un milione di fotografie, 70 mila tra film su pellicola e su altri supporti, costumi e oggetti di scena e tantissimi altri oggetti dal 1400 a oggi. A fare da sfondo ai percorsi di visita, le scenografie dell’artista François Confino.
Sono presenti tantissime attrazioni interattive, per scoprire il mondo pre-cinematografico fatto di illusioni ottiche e strani marchingegni, come affascinanti lanterne magiche. Un mondo affascinante e magico con cui interagire in prima persona, alla scoperta di quel mondo di finzione cinematografica fatto di trucchi, maestria e genio. Recentemente, il museo ha ulteriormente implementato le attrazioni rendendole fruibili anche per ipovedenti e non vedenti.
Le mostre sono costantemente aggiornate e arricchite da eventi durante tutto l’anno, quindi il sito ufficiale del Museo del Cinema è da tenere sempre sott’occhio.
Alla fine della visita, il meritato riposo: ci si può comodamente sdraiare su una delle tante chaise longue presenti nell’Aula del Tempio, al centro della Mole. Sugli enormi schermi sono riprodotti filmati e documentari sulla storia del cinema.
Per completare la nostra breve guida al Museo Nazionale del Cinema di Torino, ecco qualche curiosità e consiglio per sfruttare al meglio la vostra visita. Innanzitutto, è utile sapere che il Museo è diviso in vari livelli che si estendono su 5 piani. A ogni livello (5, 10, 15 e 18 metri di altezza) corrisponde una sezione della storia del cinema, ovvero:
In più, ecco qualche curiosità e consigli su cosa vedere:
Come avete avuto modo di capire, la storia dietro queste due istituzioni torinesi è ampia. Molto ci sarebbe ancora da dire, molto è ancora in fase di ricerca: la Mole Antonelliana è un mirabile progetto architettonico, il Museo del Cinema si arricchisce sempre di più col passare del tempo. Non stupisce, quindi, se la maggior parte delle recensioni siano entusiastiche. Eccone alcune, ma per leggerne molte altre vi consigliamo di visitare il sito di Tripadvisor cliccando alla pagina dedicata.
Ed ora, qualche informazione pratica e utile per organizzare al meglio la vostra visita al Museo del Cinema e Mole Antonelliana:
Museo del Cinema di Torino, prezzi dei biglietti di entrata del museo (che potrebbero subire variazioni):
Se invece siete interessati solo ai biglietti per l’ascensore panoramico i prezzi, variazioni a parte sono i seguenti:
Se volete salire a piedi fino in cima, il biglietto comprensivo di guida costa 10€. Attenzione: la salita è sconsigliata alle persone affette da malattie cardiovascolari e respiratorie e con difficoltà di movimento, ed è vietata ai bambini sotto i 6 anni di età. In compenso, vengono spesso organizzati eventi al Museo del Cinema adatti anche ai più piccoli. Esiste un legame speciale tra Museo del Cinema e bambini, con tantissime attività, laboratori ed eventi dedicati a loro, che li porteranno nel magico mondo degli effetti speciali.
Per quanto riguarda sia il Museo del Cinema che l’ascensore panoramico e la Mole Antonelliana, gli orari sono gli stessi:
Lunedì: 9.00 – 20.00
Martedì: chiuso
Mercoledì: 9.00 – 20.00
Giovedì: 9.00 – 20.00
Venerdì: 9.00 – 20.00
Sabato: 9.00 – 23.00
Domenica: 9.00 – 20.00
Festivi: 9.00 – 20.00
Attenzione: la cassa chiude un’ora prima della chiusura.
Infine, l’ultima domanda sulla Mole Antonelliana: come arrivare? Se usate un navigatore sul vostro smarthphone potete copiare e incollare questo indirizzo:
Mole Antonelliana, Via Montebello, Torino (TO)
oppure cliccare sulla mappa sottostante:
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