“Ecco un monumento che sarà più famoso di ogni altra opera umana”, con queste parole il celebre poeta latino Marco Valerio Marziale definiva il Colosseo, simbolo della città di Roma conosciuto in tutto il mondo, annoverato tra i luoghi Patrimonio dell’umanità Unesco insieme all’intero centro storico della Capitale ed entrato a far parte, nel 2007, delle Sette meraviglie del mondo moderno. Considerato uno dei monumenti più amati e visitati d’Italia, l’Anfiteatro Flavio o Colosseo di Roma fu costruito dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano tra il 70 e l’81 d.C. in quello che oggi è il cuore pulsante della città. Divenuto celebre per la sua storia fatta di lotte tra gladiatori, strabilianti naumachie (rappresentazioni di battaglie navali) e manifestazioni pubbliche, il Colosseo romano è ad oggi il più grande anfiteatro del mondo. Benché gran parte della struttura interna abbia ceduto e manchino il piano dell’arena e le gradinate, entrare nel Colosseo oggi, attraversando gli ambulacri che vanno a formare la struttura su cui si posa la cavea, ci consente di respirare l’atmosfera carica di mistero e bellezza che rende il Colosseo la seconda meta più visitata dell’Urbe dopo il Pantheon. L’Anfiteatro Flavio – Colosseo deve la sua fama anche alla strabiliante architettura che lo caratterizza. Basti pensare che al suo interno, proprio come uno degli stadi che siamo abituati a frequentare al giorno d’oggi, poteva accogliere oltre 50 mila persone (80 mila contando i posti in piedi).
Mentre i lavori per la costruzione del Colosseo ebbero inizio tra il 70 e il 71 d.C. con il comando dell’Imperatore Tito Flavio Vespasiano, dopo la morte di Nerone (68 d.C.), il Colosseo fu inaugurato solo nell’80 d.C. da Tito, figlio di Vespasiano, ed era chiamato dagli antichi romani Anphitheatrum Flavlum. L’edificazione di questa grande opera impiegò 9 anni di lavori e, secondo le fonti, fu portata a termine grazie a quanto ricavato in seguito al saccheggio del tempio santo di Gerusalemme, avvenuto nel 70 d.C. per mano delle legioni di Tito. Costruito dove un tempo sorgeva la Domus Aurea, residenza di Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico, il Colosseo fu fortemente voluto da Vespasiano che, desideroso di riconsegnare ai romani gli spazi occupati da Nerone, ordinò la distruzione della Domus, fece drenare le acque del piccolo lago lì presente, demolì gli edifici circostanti e diede il via al cantiere del Colosseo.
Dopo la morte di Vespasiano, avvenuta il 23 giugno del 79 d.C., il figlio Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto prese in mano i lavori del Colosseo, facendo costruire il terzo e quarto ordine di posti e inaugurando il monumento nell’80 d.C. L’imperatore, durante questa importante occasione, donò al popolo ben cento giorni di festeggiamenti organizzati con una naumachia, lotte tra gladiatori, esecuzioni capitali e spettacoli venatori. Dopo la morte di Tito, avvenuta nell’81 d.C., sarà in fine Domiziano, ultimo imperatore della dinastia flavia, a portare a termine i lavori cominciati con Vespasiano modificando l’ipogeo e ultimando la Meta Sudans.
Vessato nel corso degli anni da terremoti, incendi e dalla mano dell’uomo, il Colosseo subì numerosi danni e rifacimenti. Nel 217 d.C. la struttura superiore dell’Anfiteatro Flavio andò distrutta a causa di un incendio e il Colosseo di Roma fu riaperto solo nel 222, dopo la ristrutturazione portata a termine da Eliogabalo e da Alessandro Severo. Successivamente, per la precisione nel 250 e nel 320 d.C., altri incendi colpirono il Colosseo e ad essi seguirono ulteriori rifacimenti per mano di Costantino e di Re Odoacre, primo re barbaro di Roma, tra il 476 e il 483 d.C. In seguito alla caduta dell’Impero Romano, un terremoto colpì il maestoso anfiteatro e, dopo gli ultimi lavori di ricostruzione, il monumento fu definitivamente abbandonato.
Divenuto, nel VI secolo, prima vasta area di sepoltura poi abitazione, tra il VI e il VII secolo il Colosseo vide sorgere al suo interno una cappella oggi denominata Chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo. Successivamente adibito a cava dalla quale veniva sottratto materiale edilizio, nell’Alto Medioevo il Colosseo di Roma divenne fortezza dei Frangipane e degli Annibaldi. Durante il XV e XVI secolo il prezioso travertino dell’Anfiteatro Flavio fu impiegato per nuovi cantieri e molto materiale fu utilizzato per la costruzione di Palazzo Barberini e del Porto di Ripetta.
Col Giubileo del 1675, il Colosseo di Roma cominciò ad assumere il ruolo di luogo sacro in riferimento ai tanti martiri cristiani che, secondo alcune tradizioni, sarebbero stati condannati proprio tra le mura dell’Anfiteatro Flavio. Nel 1744 Papa Benedetto XIV ordinò, tramite un editto, che cessassero le spoliazioni del monumento e qui fece allestire quindici edicole raffiguranti le varie tappe della Via Crucis. Nel 1749 il Colosseo era divenuto una vera e propria chiesa consacrata. Cava di travertino prima, abitazione e luogo di culto poi, il Colosseo non era più stabile e subì, durante tutto il 1800, importanti lavori di restauro. Protagonista di due grandi scavi, di Carlo Fea nel 1811 e di Pietro Rosa nel 1874, nel 1807 il cantiere fu affidato a Raffaele Stern che, tra le altre cose, si occupò di “puntellare” le parti di facciata sopravvissute con uno sperone in laterizio. Tra il 1823 e il 1827 invece Luigi Maria Valadier poté dedicarsi al recupero dell’anello perimetrale sul lato dei Fori e alla riedificazione delle strutture crollate, procedendo con l’allestimento di aggiunte in mattoni e in travertino per le basi e i capitelli, ricreati in modo identico agli originali.
Durante gli anni 30 del 1800 i lavori del Colosseo furono diretti da Gaspare Salvi e da Luigi Canina che assicurarono la vecchia struttura insieme alla la nuova, produssero nuovi archi, riempirono con travertino e laterizio i muri radiali e stabilizzarono la struttura grazie all’utilizzo di tiranti in ferro. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 fu in fine costruito un sostegno per la parte strapiombante del lato nord che affaccia su quella che oggi è Via degli Annibaldi.
I resti della Meta Sudans e della base del Colosso di Nerone furono definitivamente demoliti tra il 1933 e il 1936, durante i lavori per la costruzione di Via dell’Impero, fortemente voluta da Mussolini e oggi nota a tutti col nome di Via dei Fori Imperiali. Nel 1938 invece tutte le strutture sotterranee dell’arena vennero scavate e riedificate.
Oggi l’Anfiteatro Flavio (o Colosseo) a Roma è di fatto una testimonianza chiara e concreta dei tanti interventi umani volti a ripristinare e celebrare gli antichi fasti dell’Urbe e, visitabile anche all’interno, consente ogni giorno a moltissimi visitatori di ripercorrere i passi della storia della Roma Antica.
La struttura originaria del Colosseo era composta da una grande platea di fondazione spessa ben 13 metri e di forma ellittica. Qui venne scavata una serie di canali per consentire il deflusso della pioggia. Una volta terminata la costruzione dell’intera struttura si interrò la zona circostante fino ad arrivare all’attuale livello della piazza, successivamente lastricata. Le tavole della grandissima arena si posavano su una serie di pareti parallele all’interno delle quali furono sistemati speciali montacarichi impiegati per il trasporto di animali feroci e gladiatori.
Ma quanto è alto il Colosseo? Come funzionava il coreografico velarium? Quanto la storia del Colosseo ha influito sull’impianto strutturale dello stesso? Vediamo quindi nel dettaglio l’anatomia di questo strabiliante monumento, simbolo di Roma Caput Mundi e prezioso testimone dei fasti dell’Antica Roma.
A seguire, un interessante video che vi consentirà di osservare da vicino la struttura del Colosseo e le tante attività che un tempo si svolgevano nell’antica arena e nei suoi sotterranei.
Luogo capace di rievocare, a distanza di secoli, il potere e la maestosità della Roma antica, il Colosseo è quindi senza dubbio uno dei più bei luoghi da visitare a Roma. Passeggiando lungo la splendida Via dei Fori Imperiali, area archeologica assai apprezzata in Italia, ben presto vi troverete al cospetto di uno dei più preziosi tesori di Roma: il Colosseo. Inserito nell’ampio contesto del Parco Archeologico del Colosseo, l’Anfiteatro Flavio dispone anche di un vasto museo, collocato al secondo livello dell’antica struttura. Il ricco percorso espositivo offre ai visitatori moltissime opere rilevate all’interno del Colosseo e durante i suoi scavi, preziose ricostruzioni capaci di spingere l’osservatore a rivivere quella che un tempo era la quotidianità dell’antica arena e moltissimi reperti tra cui capitelli, parte della decorazione architettonica marmorea del Colosseo, numerose opere scultoree, graffiti, mosaici e rilievi.
Oltre a ripercorrere, passo dopo passo, la storia dell’anfiteatro, il Museo del Colosseo offre particolare rilievo ai tanti graffiti raffiguranti scene di combattimento tra gladiatori, ai giochi che si svolgevano nell’arena e soprattutto alle abitudini del pubblico che era solito affollare le gradinate del Colosseo di Roma.
La visita al Museo del Colosseo è disponibile per chiunque effettui la prenotazione online. Vi invitiamo quindi a consultare la pagina ufficiale del polo museale per procedere alla prenotazione e scoprire tutti i dettagli su ciò che potrete ammirare nel vostro percorso alla scoperta del Colosseo a Roma.
Ora che conoscete l’anno di costruzione del Colosseo, la sua struttura e i tanti spettacoli che si svolgevano al suo interno, sarete forse curiosi di scoprire tutti quegli aneddoti che, parte della storia del Colosseo di Roma, la maggior parte delle persone non conosce.
I Musei Vaticani, la Cappella Sistina, Piazza Navona, Castel Sant’Angelo, Galleria Borghese. E ancora i tanti circuiti archeologici della città, le chiese, le piazze, i parchi, insomma i posti da visitare a Roma sono davvero molti e per tutti i gusti. C’è un monumento, però, che da anni svetta tra le classifiche dei siti turistici più amati e visitati della capitale: il Colosseo. Considerato da chiunque abbia avuto la fortuna di organizzare una vacanza nell’Urbe una tra le cose principali da vedere a Roma, l’Anfiteatro Flavio accoglie ogni anno milioni di visitatori e residenti desiderosi di passeggiare tra le rovine del prezioso sito archeologico. Stai stilando una lista delle più belle cose da vedere a Roma e non sai da dove cominciare? Vorresti conoscere il parere dei turisti che, prima di te, hanno visitato il Colosseo e Roma? Qui di seguito troverai alcune recensioni redatte dagli utenti della rete; opinioni che potranno aiutarti a organizzare al meglio il tuo viaggio nella Capitale e che potrai leggere per intero consultando la pagina dedicata su Tripadvisor.
Visitare Roma senza vedere il Colosseo è una vera e propria eresia! Ecco cosa pensano i turisti, convinti che l’Anfiteatro Flavio sia un “must” per chiunque decida di assaporare la magia dell’Urbe.
Splendido d’estate e d’inverno, alla luce del sole o di sera, il Colosseo è storia e, tra i monumenti da visitare a Roma, è forse quello che più ci consente di rivivere le atmosfere e la grandezza dell’antico Impero.
Se le recensioni dei turisti sul Colosseo di Roma hanno catturato la vostra curiosità e siete pronti a visitare Roma e i suoi luoghi di interesse, forse vi sarà utile qualche indicazione per raggiungere il Colosseo e godervi una giornata all’insegna dei tesori del centro storico della Capitale. Le cose da vedere e fare a Roma sono molte, ma quel che è certo è che nessun turista potrà dirsi soddisfatto del suo viaggio nell’Urbe se non avrà conosciuto la storia del Colosseo attraverso una visita, guidata o in autonomia, tra le sue bellezze.
Il Colosseo si trova in piazza del Colosseo ed è raggiungibile con i mezzi pubblici, in auto o a piedi. Quel che però vi consigliamo, visto il traffico della Capitale, è di visitare Roma a piedi, godendo appieno delle sue meraviglie. Museo a cielo aperto e alla portata di tutti, il centro storico della città offre infatti spettacoli preziosi e scorci mozzafiato che solo attraverso una bella passeggiata potranno essere colti e ricordati per sempre.
Accessibile in autonomia o attraverso tour guidati di vario tipo, il Colosseo sarà visitabile nei seguenti orari e giorni di apertura:
Ricordiamo inoltre che l’ultimo ingresso al Colosseo è consentito un’ora prima della chiusura, momento in cui chiude anche la biglietteria.
Vediamo ora le tipologie e il costo dei biglietti (che vi consigliamo caldamente di prenotare online per evitare lunghe file) per visitare il Colosseo a Roma e il Parco Archeologico del Colosseo.
Vi consigliamo infine, per conoscere nel dettaglio tutte le offerte, le riduzioni e le tante agevolazioni, di consultare le pagine ufficiali di Archeoroma e del Parco Archeologico del Colosseo. A causa delle recenti restrizioni legate alla pandemia da Coronavirus, inoltre, molti tour ed eventi espositivi organizzati all’interno del Colosseo sono momentaneamente sospesi ma vi invitiamo a partecipare a uno dei tanti percorsi virtuali online organizzati, tramite App o navigazione in rete, dal sito ufficiale del Parco del Colosseo.
Attenzione ai biglietti salta fila!
Ai nostri lettori segnaliamo che, sia in rete che nei pressi dell’ingresso del Colosseo, sarà possibile incappare in ingannevoli “offerte salta fila” che in realtà altro non sono che biglietti ordinari venduti a prezzo maggiorato. Vi suggeriamo quindi di prenotare i vostri biglietti sui siti officiali sopraindicati, usufruendo dei vantaggiosi pacchetti che vi offriranno il prezioso supporto di una guida certificata.
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