Set cinematografico, monumento storico e polo turistico tra i più gettonati della Capitale, la Fontana di Trevi è senza dubbio uno dei più bei posti da visitare a Roma. Amata e nota in tutto il mondo per la sua maestosità e bellezza, questa splendida fontana di Roma vanta una storia antichissima che si lega all’Acquedotto Vergine, il solo degli undici antichi acquedotti romani che sia rimasto in funzione senza sosta fino ad oggi, costruito da Marco Vispanio Agrippa nel 19 a.C. “Perché si chiama Fontana di Trevi?”, vi domanderete. Semplicissimo! Edificata, nella versione in cui possiamo ammirarla ai giorni nostri, da Nicola Salvi prima e Giuseppe Pannini poi, la Mostra terminale dell’Acqua Vergine deve il suo nome alla toponomastica del tempo. Nel Quattrocento infatti, quando fu portato a termine da Leon Battista Alberti il primo nucleo dello storico monumento, la fontana era soprannominata “di Trejo” perché collocata nella zona “dello Trejo“, ossia vicino al “Trivio”, l’incrocio di tre strade corrispondente all’attuale piazza dei Crociferi.
Addossata a Palazzo Poli e incorniciata dal suggestivo suono dell’acqua che ricade nelle bellissime vasche ornamentali, la Fontana di Trevi è costituita da una grande scogliera al centro della quale si staglia maestosa la figura di Oceano, alla guida di un carro trainato da tritoni e cavalli marini. Ricca di bassorilievi, complessi statuari e un arco trionfale, la Fontana di Trevi a Roma è una vera e propria meraviglia di ispirazione barocca con una struttura che richiama il classicismo monumentale tipico della maggior parte dei capolavori architettonici e scultorei della città. Composte da magie di zampilli d’acqua, travertino e giochi di luce, le immagini della Fontana di Trevi popolano da sempre l’immaginario del turista in vacanza nella Capitale che, desideroso di scoprire le tante cose da vedere a Roma, si avvia a esplorare, passo dopo passo, gli antichi fasti dell’Urbe, i segreti del centro storico e il fascino mozzafiato di questo monumento simbolo della città.
Aggiudicandosi il primato della più grande e famosa fontana di Roma, la Fontana di Trevi vanta una storia antichissima che ha inizio nel lontano tempo di Augusto, per la precisione nel 19 a.C., anno in cui Marco Vispanio Agrippa diede vita all’Aqua Virgo, acquedotto romano che all’epoca alimentava le terme costruite nella zona di Largo Argentina. Secondo un’antica leggenda l’acquedotto, tutt’oggi attivo, dovrebbe il suo nome alla fanciulla, “virgo” appunto, che indicò ai centurioni le sorgenti pure e prive di calcare dell’Acqua Vergine. In questo luogo, proprio dove oggi ammiriamo la splendida Fontana di Trevi, il console ordinò la costruzione di tre grandi vasche di raccolta che restarono qui fino al Quattrocento. Ma chi ha fatto la Fontana di Trevi? È al 1410 che risale la prima testimonianza della “Fontana del Treio”, mentre nel 1453, su commissione di papa Niccolò V, Leon Battista Alberti edificò un grande bacino rettangolare in sostituzione ai tre vasconi e completò il restauro dei tre mascheroni da cui sgorgava l’acqua, impreziosendo la struttura della fontana con iscrizioni raffiguranti lo stemma di riferimento del pontefice.
Nel 1640 Papa Urbano VIII Barberini affida a Gian Lorenzo Bernini un rifacimento della piazza e della Fontana di Trevi con l’obiettivo di dar vita a un vero e proprio complesso maestoso e scenografico vicino a Palazzo Barberini. Il Bernini quindi ingrandì la piazza e ne invertì l’orientamento ortogonale fino ad ottenere l’attuale posizione. I fondi destinati alla ristrutturazione della Fontana di Trevi, che all’epoca pare fosse composta da alcune vasche concentriche semicircolari sormontate da un piedistallo, finirono molto presto e i lavori furono sospesi. Tra cantieri bloccati, ingenti spese di costruzione e progetti affidati ai più disparati artisti e architetti, dovremo aspettare il 1732 per veder ripartire l’allestimento della Fontana di Trevi. Sarà infatti Clemente Corsini XII a indire un concorso per la realizzazione della nota fontana di Roma reclutando i più famosi e validi artisti dell’epoca. Affidato all’architetto Nicola Salvi, coadiuvato da Luigi Vanvitelli, il cantiere della Fontana di Trevi di Roma prese finalmente vita e si poté assistere alla costruzione graduale del mastodontico monumento fino al 1752, anno in cui, in seguito alla morte di Salvi, i lavori passarono nelle mani di Giuseppe Panini. Rimosso dall’incarico per via di un intervento assai invasivo, che troppo si discostava dal progetto originario, Panini passò quindi il testimone a Pietro Bacci che, durante il pontificato di Clemente XIII, terminò l’opera. Il 22 maggio del 1762, dopo ben trent’anni di lavori, ebbe finalmente luogo l’inaugurazione della Fontana di Trevi.
Sottoposta a un intervento di conservazione già nel 1998, la Fontana di Trevi nel corso degli anni è stata più volte ripulita, restaurata e ammodernata. Degno di nota è senza dubbio il restauro della Fontana di Trevi portato a termine a partire dal 2014 dal noto marchio di moda italiano Fendi. Il poderoso intervento infatti si è concentrato sulle facciate laterali, sulle statue e sulla scogliera, dando vita a una pulizia profonda dal calcare e ad alcune strategie conservative studiate ad hoc per il mastodontico monumento. Durante questo restauro, durato ben diciassette mesi, sono stati inoltre sistemati i sanpietrini di Piazza di Trevi ed è stato completato il restauro artistico di alcuni elementi architettonici della famosa fontana di Roma. Di recente, nell’estate del 2019, la Fontana di Trevi è stata dotata di un nuovo impianto di illuminazione artistica che, grazie a un complesso sistema di proiettori, luci e tecnologia a LED, ci consente oggi di ammirare estasiati il fascino senza tempo delle statue e dei giochi d’acqua della Fontana di Trevi by night.
Alta 26 metri e larga 20, la Fontana di Trevi è interamente dedicata al tema del mare. Collocata in un’ampia vasca incorniciata da un camminamento, abbracciato a sua volta da una piccola scalinata che scende di poco sotto il livello stradale, la struttura della storica Fontana di Roma è composta da una scenografia maestosa e ricca di particolari raffigurante una grande scogliera che domina la vasca e va a toccare la parte bassa del palazzo a cui la Fontana di Trevi è addossata. Al centro, un arco di trionfo composto da quattro colonne corinzie, lo stemma araldico di Papa Clemente XII, e una balaustra sulla quale si stagliano quattro sculture allegoriche raffiguranti le stagioni. Ai lati dell’arco centrale, per l’esattezza sopra le due nicchie che ospitano le statue dell’Abbondanza e della Salubrità, troviamo due pannelli scolpiti a bassorilievo raffiguranti due scene: Agrippa intento a dare il via alla costruzione dell’Acquedotto Vergine e la fanciulla della leggenda che indica ai soldati dove scovare la sorgente d’acqua.
Al centro della Fontana di Trevi si erge la mastodontica statua di Oceano che, collocata sopra a un cocchio a forma di conchiglia trainato da cavalli alati denominati rispettivamente “cavallo agitato” e “cavallo placido” in riferimento ai moti marini, è la vera protagonista di questo monumento tutto da scoprire. Le scenografiche onde in travertino, che sembrano darci l’illusione di muoversi sferzate dalla brezza capitolina, sono “popolate” da moltissime sculture di specie animali e vegetali, simbolo imperituro della maestria tecnica e artistica degli artisti del tempo.
Ammirare la Fontana di Trevi di notte è un’esperienza carica di fascino e poesia e, senza dubbio, una delle più belle cose da fare a Roma. Ad insegnarcelo è “La dolce vita” di Federico Fellini, capolavoro della storia del cinema divenuto simbolo della produzione cinematografica del ventesimo secolo e conosciuto in tutto il mondo. “My Goodness!“, esclama meravigliata Anita Ekberg rivolgendosi a Mastroianni dopo aver incontrato con lo sguardo la magnificenza della Fontana di Trevi, per poi invitarlo con il celebre “Marcello, come here. Hurry up!” ad entrare insieme a lei nella bellissima fontana di Roma. Girata da Fellini nel mese di marzo, questa storica sequenza avrebbe costretto Mastroianni a recitare indossando una muta da sub sotto l’abito e ad avvalersi, secondo quanto dichiarato dal regista durante alcune interviste, del “supporto” di un goccio di vodka.
Che dire poi del film TotòTruffa 62? Nella pellicola, che vede protagonisti Totò e la Fontana di Trevi, il celebre attore partenopeo, nei panni del Cavalier Ufficiale Antonio Trevi, riesce a vendere la nota fontana di Roma all’ingenuo Decio Cavallo. Anche Ettore Scola, nel 1974, cita e omaggia le famosa sequenza del bagno nella Fontana di Trevi de “La dolce vita” nel capolavoro cinematografico “C’eravamo tanto amati“, nel quale si può ammirare un prezioso cammeo di Fellini e Mastroianni intenti a provare la scena.
A seguire, la celebre scena della Fontana di Trevi tratta dal capolavoro felliniano “La dolce vita”.
Tra i tanti luoghi da visitare a Roma, Fontana di Trevi è forse uno di quelli più ricchi di fascino e simpatiche tradizioni popolari. Tutti conoscerete la famosa leggenda secondo la quale gettare delle monetine nella Fontana di Trevi, ma avreste mai immaginato che questo splendido luogo, sede delle più belle foto ricordo di milioni di turisti, potesse trasformarsi in un palcoscenico per la messa in scena di bizzarrie di ogni tipo? La cronaca cittadina ci racconta infatti che, nel corso degli anni, molti visitatori hanno deciso di fare un bagno nella Fontana di Trevi in barba a ogni regolamento, mentre l’acqua della bellissima fontana di Roma sarebbe stata persino tinta di rosso in segno di protesta.
Insieme a San Pietro, Piazza Navona, Castel Sant’Angelo, il Colosseo, il Pantheon e i Fori Imperiali, la Fontana di Trevi è uno dei monumenti più visitati di Roma. Con le sue vasche e statue in pietra, i sanpietrini tutt’intorno e le eleganti vie del centro, la Fontana di Trevi saprà offrirvi un assaggio della romanità più autentica fatta di tradizioni, storia ed eleganza. State decidendo cosa vedere a Roma durante il vostro viaggio? Non sapete cosa scegliere tra i tanti, magnifici luoghi da visitare a Roma? Qui di seguito troverete delle recensioni redatte dagli utenti del web (consultabili per intero su Tripadvisor) che sapranno darvi indicazioni, itinerari e suggerimenti preziosi per avventurarvi alla scoperta della Fontana di Trevi a Roma.
C’è chi considera la Fontana di Trevi una delle cose principali da vedere a Roma definendola una “poesia di pietra”, tappa imperdibile se si vuole visitare la Capitale, specialmente dopo l’ultimo, imponente restauro.
E chi ha avuto modo di apprezzare la nota fontana di Roma specialmente negli ultimi mesi durante i quali la Capitale ha vissuto giorni di irreale silenzio e quiete per via delle restrizioni legate all’emergenza Coronavirus.
Giunti a questo punto del nostro approfondimento sui più bei monumenti da visitare a Roma e, in particolare, sulla Fontana di Trevi, sarà sorta spontanea in voi la domanda: “Dove si trova la Fontana di Trevi?” Questo luogo simbolo della romanità si colloca nel cuore del centro storico capitolino, per la precisione in Piazza Trevi, situata a sua volta nell’omonimo Rione. Raggiungibile in automobile, a piedi o con i mezzi pubblici, Fontana di Trevi non è lontana dagli altri principali poli d’attrazione turistica della città e offre a chiunque vi si rechi uno spettacolo davvero suggestivo fatto di giochi d’acqua, luci e maestose sculture in travertino. I posti da vedere a Roma, è risaputo, sono tantissimi e tutti degni di nota, ma quel che vi suggeriamo è di ammirare Fontana di Trevi di notte e possibilmente a piedi; in questo modo potrete godere appieno delle magiche atmosfere che solo Roma in notturna sa regalare. Vi suggeriamo quindi di recarvi nei pressi della Fontana di Trevi con mappa o navigatore, aperti e pronti a un’esperienza alla scoperta degli eleganti scorci del centro città.
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