La zona dove oggi è posto il Duomo di Napoli si chiamava Platea Summae e nel corso della sua storia ha ospitato diversi edifici sacri: templi pagani, le cappelle e il battistero di San Giovanni, alcuni dei quali persi nel corso degli anni, altri invece ancora esistenti adesso ma che sono stati comunque danneggiati dagli anni e da eventi naturali come l’eruzione del Vesuvio e il sisma del 1349 che fece crollare la facciata originaria e la torre campanaria. Questi eventi sfortunati sono stati però in realtà la fortuna del Duomo di Napoli che ha subito infatti lavori di ricostruzione in stile barocco che ancora oggi affascinano i turisti. Dopo il terremoto infatti vennero costruiti la la Reale Cappella del tesoro di San Gennaro e la Cappella del Succorpo, luoghi che ogni anno accolgono tantissimi turisti. Un ulteriore lavoro di restauro verrà portato avanti poi alla fine della Seconda guerra mondiale quando dopo i bombardamenti, tra il 1969 e il 1972, ci fu l’esigenza di consolidare l’intero edificio.
Fu proprio durante questi lavori di restauro che vennero portati alla luce resti archeologici romani, greci e dell’alto Medioevo.
Siete a Napoli e avete deciso di andare a visitare la cattedrale simbolo della città? Ecco allora punto per punto le bellezze che vi ritroverete davanti:
Al Duomo di Napoli, San Gennaro riveste un ruolo cardine, come patrono e protettore della città e a lui sono legate di anno in anno, secondo la leggenda, le sorti della città di Napoli. In date ufficiali, tre volte l’anno San Gennaro mostra la sua vicinanza al popolo compiendo quello che ai più è conosciuto come “il miracolo del sangue di San Gennaro”. Le date nelle quali accade il miracolo sono il 19 settembre, il 16 dicembre e la prima domenica di maggio, quando il sangue del patrono viene esposto ai fedeli che sperano si sciolga. Ad attendere il miracolo ci sono le “parenti” ossia le donne del popolo che inneggiano canti per augurare la buona riuscita del miracolo, in attesa del cardinale che esponga l’ampolla con il sangue fluido e del suo compare che indica l’avvenuto miracolo sventolando un fazzoletto.
Ma perché le donne che partecipano alla celebrazione vengono chiamate parenti? La denominazione probabilmente deriverebbe dalle donne anziane che discendono da San Gennaro e da Eusebia, la donna che si narra abbia raccolto il sangue di San Gennaro dopo la sua morte e che farebbe avere alle “parenti” di oggi una lontana parentela con il Santo, al punto da chiamarlo “faccia ‘ngialluta”. Durante l’attesa del miracolo le donne pregano per il ritorno di San Gennaro, sperando in una sorta di resurrezione intonando la famosa frase “San Gennaro pensaci tu!” ripetuta spesso dai napoletani in momenti di difficoltà.
Il Duomo di San Gennaro è meta ogni anni di turisti e curiosi che vogliono assistere al miracolo dello scioglimento del sangue tra cui anche numerosi politici ed alte cariche della città. Ad oggi il miracolo viene spiegato scientificamente con il fenomeno della tissotropia, secondo il quale sostanze solide possono passare allo stato liquido se sollecitate a vibrazioni o scossoni, come accade all’ampolla durante il rito.
Un’altra curiosità legata alla chiesa del Duomo di Napoli è che è stata soggetto di una delle novelle del Decameron, con precisione quella di Andruccio da Perugia, scelta da Boccaccio come ambientazione per una sua storia dopo aver visitato il Duomo e in particolare la cappella Minutolo, dedicata a San Pietro e Sant’Anastasia e posta a desta dell’abside.
Cosa vedere a Napoli? Sicuramente dopo le tante informazioni tecniche e curiosità sul Duomo di Napoli avrete capito che vale la pena visitarlo, ma per conoscere meglio cosa troverete una volta giunti alla Cattedrale ecco alcune recensioni lasciate dai turisti che hanno fatto visita al Duomo, da leggere anche sul sito di Trip Advisor alla pagine dedicata.
C’è chi la considera una delle tante meraviglie della città
E chi consiglia di andare a visitare non solo il Duomo ma in particolar modo la cappella di Santa Maria Assunta e la cappella di San Gennaro
Ecco infine alcune informazioni utili sugli orari e su come arrivare a vedere uno dei posti da visitare a Napoli più affascinanti e ricchi di storia.
Al Duomo di Napoli i prezzi da conoscere sono solo quelli per l’ingresso al battistero che ha il costo di €2, mentre l’ingresso alla Chiesa è gratuito.
La Cattedrale si trova in Via Duomo 147, ed è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:00 nei giorni feriali, dalle 08:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30 nei festivi.
Per arrivare facilmente alla Cattedrale di Napoli potrete utilizzare:
Inoltre ecco una lista delle bellezze da vedere poco distanti dal Duomo di Napoli:
Basilica di San Lorenzo Maggiore a 265 m;
Museo Archeologico Nazionale a 795 m;
Via San Gregorio Armeno 356 m;
Basilica di San Domenico Maggiore 624 m;
Cappella di Sansevero 558 m.
Questa località italiana sembra la sorella gemella di Ibiza. Ecco perché, ogni anni in estate…
Chi visita Como, non può non andare in una certa località di straordinaria bellezza. Meta,…
Hai da sempre desiderato raggiungere Amalfi? Non lasciarti scoraggiare dalla distanza, hai la possibilità di…
Un borgo a pochi chilometri dal mare, che sarà in grado di conquistare tutti i…
Una delle località più suggestive d'Italia, è un vero e proprio tripudio di colori, rivelandosi…
Una lontana parente di Matera è stata scoperta anche in Toscana: e andarvi in viaggio,…