Non visitare Parc Güell a Barcellona sarebbe impossibile per qualsiasi turista. Per la sua storia e la bellezza, significherebbe fare letteralmente una visita a metà. L’uomo dietro il bizzarro ma ingegnoso Parc Güell, il polmone verde di Barcellona, è ancora una volta Antoni Gaudí. Commissionato dall’uomo d’affari Eusebi Güell – dal quale il luogo prende il nome -, l’architetto iniziò a costruire un villaggio da sogno ai margini della città che avrebbe dovuto assomigliare a una foresta da favola. Nello specifico, il progetto iniziale prevedeva che lo spazio diventasse un parco residenziale di 60 case, un mercato, una scuola e una cappella destinato alle famiglie più agiate della società barcellonese. Il progetto non fu portato a termine perché – così come oggi, d’altronde – il quartiere venne considerato troppo decentrato rispetto al centro di Barcellona e troppo poco urbanizzato.
Gli unici due appartamenti completati furono acquistati dall’architetto e dal suo mecenate. Antoni Gaudí ha effettivamente vissuto in una delle due case completate nel parco dal 1906 al 1926, anno della sua morte. Quella casa, oggi, è la Casa Museu Gaudí. È stata trasformata in un museo visitabile sull’architetto catalano con pezzi unici dell’artista, tra cui un’esposizione di mobili concepiti da lui stesso per Casa Batlló. È visitabile al prezzo di 5€ (al di fuori della zona monumentale che ha un costo a parte), ma molti non la consigliano in quanto l’interno non è stato realizzato da lui stesso. Nel 1922, la città di Barcellona ha acquisito il terreno, rendendo Parc Güell un parco pubblico. Ecco una piccola guida per visitare il parco di Gaudí, con la sua storia, i luoghi da vedere, i prezzi, gli orari e alcune curiosità.
L’aspetto straordinario di Parc Güell è che tutto ciò che è stato costruito al suo interno è stato progettato da Gaudí, secondo lo stile modernista/dadaista. Per questo motivo, anche la piccola struttura che ospitava il custode all’ingresso di Parc Güell in via Olot, è una bella attrazione da ammirare. Di fronte a questa, sulla destra del cancello d’ingresso anche una particolare sala d’attesa con una cabina telefonica. Al di là dell’ingresso si staglia, maestosa, una grande doppia scalinata bianca che conduce alla Sala Ipostila e ai suoi lati due “grotte” che dovevano fungere da stallo per le carrozze. La scala viene definita Escalera Monumental o Scalinata del Drago. Al centro, invece, una splendida salamandra completamente decorata con mosaici colorati. Nei suoi ultimi anni, Gaudí diede ampio spazio all’esoterismo nelle sue opere. Il Significato di quest’animale, infatti, simboleggia la resistenza al male. Questo perché, alcune leggende medievali raccontavano che il loro sangue freddo le rendesse immuni a qualunque forma di calore e che, pertanto, potessero resistere anche alle fiamme dell’inferno. Interessante, vero? Allora continua a leggere la storia dei giardini più famosi di Barcellona e rendi la tua visita perfetta.
Uno dei maggiori punti d’interesse del parco è certamente la Sala delle 100 colonne e la terrazza sovrastante. A dispetto del suo nome, in questo grande portico all’interno del parco Güell, sono presenti solamente 86 colonne. La loro particolarità è che nessuna di queste ha la stessa inclinazione e nessuna è perfettamente perpendicolare al pavimento. Nel progetto iniziale della cittadina residenziale di Gaudí questo doveva diventare un mercato per gli abitanti del complesso. Il padiglione era una zona d’ombra perfetta per le alte temperature estive della Catalogna. Quando sarai lì, non dimenticare di alzare gli occhi. Tutto il soffitto è accuratamente decorato con un mosaico bianco, ricco di simboli che richiamano la religione, la mitologia e l’astrologia. Come ogni opera di Gaudí a Barcellona, non è lineare, si tratta bensì semisfere incastrate tra le colonne. Lo stesso mosaico bianco è possibile ritrovarlo nella parte bassa delle colonne. Per questo soffitto, Gaudí è stato ispirato dagli antichi templi greci poiché adorava l’aspetto delle colonne doriche poiché pareva assomigliassero a una grande foresta.
Tra la sala e la terrazza, all’esterno, spuntano piccoli altorilievi a forma di gargoyle che, oltre ad una funzione estetica, posseggono la funzione pratica di scaricare l’acqua piovana che si accumula sulla terrazza. Come già detto, la sala ipostila sorregge una grande piazza chiamata Plaza de la natura o Gran Plaza Circular. In questo spazio, che appartiene all’area monumentale a pagamento, si trova la panchina ondulata, famosa nel mondo e simbolo di Park Güell. Completamente decorata con con scarti di coloratissime piastrelle di ceramica, con i suoi 110 metri di lunghezza è considerata la panchina più lunga del mondo. La scelta di utilizzare degli scarti divenne una tecnica particolarmente in voga nell’architettura modernista catalana e prese il nome di “Trencadis”. Pare che l’architetto catalano la realizzò ispirandosi alla Genesi, al serpente che tentò Eva nel giardino dell’Eden. I colori prediletti da Gaudí furono l’azzurro, il verde e il giallo che rappresentavano la fede, la speranza e la carità. La terrazza, nell’originario progetto del parco di Barcellona, doveva divenire una piazza per spettacoli e concerti.
Camminando verso Ovest da Plaza de la Natura, si giunge nel Portico della Lavandaia. In punti come questo, si comprende appieno il lavoro di Gaudí (soprattutto con Parc Güell) e la sua capacità di integrare le sue opere con la natura. Questo perché è quasi impossibile distinguere il portico dalla collina alla quale è attaccato. Lì costruì per unire le case tra loro, permettendo così alle persone di ripararsi dalla calura estiva e dalla pioggia e il freddo invernali. La particolarità, però, è dovuta al fatto che, ispirandosi alle cariatidi (colonna architettonica che assume la forma di una figura femminile in piedi) dei templi greci, in questa sezione del Parco Güell, Gaudí trasformò le colonne del portico in statue che ricordano una donna con un cesto di biancheria sulla testa. Si pensa che nel progetto originale ne fossero previste di più, ma il Portico della Lavandaia fu l’unico ad essere effettivamente costruito.
Per quanto riguarda, invece, il Turó de les Creus, anche questo posto, nel suo progetto originario, aveva una funzione diversa. In quel punto, infatti, sarebbe dovuta sorgere una cappella. Tuttavia, a causa del fallimento del progetto, ciò che ne resta oggi è un piccolo promontorio con tre grandi croci. È uno dei punti più alti e panoramici del parco. Molti turisti che scelgono di visitare il Parc Güell a Barcellona approfittano delle piccole scalinate che lo circondano per salire a fare qualche foto dall’alto.
Il parco di Barcellona è aperto tutto l’anno, quindi non temete di trovare i cancelli chiusi durante la vostra visita. Tuttavia, se avete in programma una visita a Parc Güell, occhio agli orari! Cambiano a seconda della stagione e di seguito vi indichiamo quali sono:
Per quanto riguarda i costi, l’accesso al parco è completamente gratuito ad eccezione della zona monumentale che dal 2013 è a pagamento, al fine di preservare al meglio il patrimonio, evitando il sovraffollamento. Ecco di seguito i costi e il link al sito di Parc Güell per acquistare i biglietti:
La Casa Museu Gaudí, non è di proprietà del parco, pertanto la sua visita non è inclusa nel prezzo della zona monumentale e l’accesso costa 5€.
Il Parque Güell (in castigliano) si trova sul Monte Carmel. Piccola chicca del quale non tutte le guide turistiche parlano sono i Bunkers del Carmel, alcune rovine che si trovano a poche centinaia di metri da Parc Güell. Da questo punto panoramico di Barcellona potrete godere di una straordinaria vista completa su tutta la città. Il posto è spesso frequentato da giovani – ma anche da adulti – per uno splendido aperitivo al tramonto (le birre e gli snack, però, portateli da casa. Non ci sono molti bar).
Tornando, però, allo straordinario parco di Antoni Gaudí, per visitare le strutture appena spiegate, l’ingresso principale è in Carrer d’Olot nº7 , sebbene abbia altri 5 ingressi in diverse parti del parco. Come arrivarci allora?
Dopo avervi raccontato come arrivare al Parc Güell di Barcellona e cosa vedere vi lasciamo con le opinioni di chi si è innamorato di questo posto prima di voi. Innamorarvi, si. Perché oltre ad essere una splendida attrazione turistica, il Parc Güell di Barcellona da la possibilità di staccare dal caos frenetico della città per immergersi totalmente nella natura. Alcuni tavoli da picnic messi in diversi punti del parco, vi permetteranno di consumare uno spuntino fugace in compagnia. Chi c’è già stato, ha apprezzato molto la zona monumentale e le postazioni con i giochi per i bambini. Qui ci sono altre recensioni Tripadvisor. Perché non dare un’occhiata?
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