Ha ispirato il Codice da Vinci, ma questo BORGO MISTERIOSO è tutto italiano | Il tour da brividi, tra simboli massonici ed esoterismo

Ha ispirato il Codice da Vinci, ma questo BORGO MISTERIOSO è tutto italiano | Il tour da brividi, tra simboli massonici ed esoterismo

Misterioso (commons.wikimedia.org/Alessandro Vecchi) - www.cosediviaggio.it

Questo bellissimo borgo ha ispirato il codice da Vinci. Ma è un orgoglio tutto italiano e misterioso, tra simboli ed esoterismo.

Cari lettori di “Cose di Viaggio”: probabilmente vi eravamo mancati, ma eccoci qui di nuovo a narrarvi nuovi posti e nuovi luoghi da scoprire!

Oggi, in particolare, vogliamo parlarvi di un borgo italiano che si caratterizza per una natura estremamente esoterica e misteriosa, e per la sua architettura quasi indecifrabile.

Dei borghi italiani ne scriviamo spesso perché ce ne sono tanti da scoprire in tutto il Paese, con usanze, paesaggi e scenari veramente da non perdere.

Questo, in particolare, potrebbe aver in parte ispirato la mitica opera di Dan Brown, “Il Codice da Vinci”, da cui è stato elaborato il film con protagonista Tom Hanks nel 2005.

Il borgo dell’esoterismo

Il borgo di cui stiamo parlando è Rosazza, piccolo paese di montagna situato nel territorio della Valle Cervo, in provincia di Biella. Il nome prende ispirazione da Federico Rosazza, filantropo e politico locale del 1800, grazie al quale è sorta e rimasta preservata la maggioranza delle architetture qui presenti, di natura assai insolita. Stando a quello che ci racconta il portale di travelling SiViaggia, Rosazza è un luogo pieno di simbologie massoniche ed esoteriche, tanto da essere stato paragonato al villaggio di Rennes-le-Château in Francia, divenuto famoso per un presunto tesoro che avrebbe poi ispirato effettivamente il suddetto romanzo di Dan Brown.

Durante gli anni dell’Italia di Giuseppe Mazzini, quindi nella seconda metà del 1800, Federico Rosazza, senatore del Regno, creò un progetto urbano che ambiva a riqualificare la propria terra d’origine. Insieme al pittore e architetto Giuseppe Maffei, creò una geografia urbana ispirata all’esoterismo. Il castello e il palazzo comunale ne sono la perfetta esemplificazione, con architetture che conferiscono al paese un’aria di magia.

Federico Rovazza
L’architetto Federico Rovazza (commons.wikimedia.org/Twice25) – www.cosediviaggio.it

Cose da vedere

Tra le cose da vedere, vi è innanzitutto il castello, utilizzato proprio come residenza estiva da Federico Rosazza. Attorno al castello vi si trova un ampio giardino, mentre l’ingresso riproduce l’arco di Volterra, opera etrusca del IV secolo a.C. Palazzo comunale anch’esso splendido, il quale avrebbe dovuto ospitare la sede del municipio di Piedicavallo, ma piuttosto divenne sede del Comune di Rosazza nel 1906.

Assolutamente da non perdere la chiesa-tempio, con richiami alla massoneria e all’esoterismo grazie ad un pavimento a scacchiera e rose disseminate in tutta la chiesa. Tanto simbolico è anche il cimitero monumentale, con un’atmosfera che richiama un po’ quelli parigini. Come specificato dalla fonte, il borgo si trova a un’ora e mezza da Torino ed è più facile raggiungerlo in auto. Inoltre, è anche possibile visitare, a mezz’ora di distanza da Rosazza, il Santuario di Oropa, importante complesso religioso dedicato alla Madonna nera.