Si chiama VALLE della FAME: se fai una gita qui ti tocca far palestra | Per forza che perdi peso: solo trekking e natura selvaggia

Illustrazione di una persona mentre fa trekking (Canva FOTO) - cosediviaggio.it
Questa valle è molto interessante, soprattutto per via del suo nome. Ma non è una passeggiata, nel vero senso della parola.
Fare trekking o esplorare ambienti naturali non è solo una passeggiata: richiede preparazione, sia fisica che mentale. Anche i sentieri più semplici possono nascondere salite impegnative, terreni sconnessi o cambi di clima improvvisi.
L’esercizio fisico regolare è la base. Serve resistenza per camminare a lungo, forza per affrontare dislivelli e agilità per muoversi in sicurezza. Allenare gambe, schiena e fiato fa davvero la differenza.
Ma non basta il corpo: serve anche attenzione, capacità di orientamento, adattabilità. Saper leggere una mappa, controllare il meteo, dosare le energie. La natura è bellissima, ma non perdona l’improvvisazione.
Infine, non va sottovalutata l’attrezzatura. Scarpe adatte, zaino leggero ma completo, acqua, cibo, strati per il freddo o il sole. Prepararsi bene significa godersi il cammino e farlo in sicurezza.
Un luogo interessante
A pochi passi da Los Angeles, lungo il Tejon Pass, si apre uno di quei luoghi che sembrano disegnati apposta per gli amanti dell’avventura a motore. È l’Hungry Valley State Vehicular Recreation Area, un parco immenso da quasi 19.000 acri, dove il rombo dei motori si mescola al silenzio del deserto. Come riportato da AllTrails, qui non si va in cerca di sentieri tranquilli da fare a piedi: si sale in sella a quad, moto da cross, buggy e fuoristrada, pronti a sfidare oltre 130 miglia di tracciati pensati proprio per il brivido off-road.
Il paesaggio è mutevole, come se qualcuno avesse mescolato dune sabbiose, colline sassose e vallate brulle in un’unica tavolozza. Si viaggia tra i 900 e i 1.800 metri di altitudine, con il meteo che cambia faccia a seconda della stagione. D’inverno può nevicare, in estate si cuoce sotto il sole, mentre la primavera e l’autunno regalano le condizioni ideali per guidare: temperature più miti e terreni più stabili.
Tra percorsi panoramici e salite da “batticuore”
Come riportato da All Trails, ogni tracciato ha un suo carattere. Chi è alle prime armi può iniziare nella Native Grasslands Management Area, una zona più “gentile” dove prendere confidenza con i mezzi. Chi invece ha già un po’ di esperienza (e coraggio), può provare i sentieri più tosti delle colline o buttarsi nei canali sabbiosi nascosti nel backcountry.
Alcuni settori sono “open riding”, dove ci si muove liberamente, mentre altri seguono regole precise e segnaletica ben chiara, soprattutto nella Trail Use Zone. Tra i percorsi più amati ci sono il Backbone Trail, l’Antler Trail e il Pronghorn Trail, ognuno con il suo mix di difficoltà e paesaggi da cartolina. Il giro attorno al Lane Ranch Campground è spesso consigliato perché unisce panorama e varietà del terreno.