TASSA sui CANI: la licenza da 400€ è già attiva in queste città | Stangata choc dall’Europa: ora i 4 zampe diventano un lusso

Una tassa nuova? (depositphotos.com) - www.cosediviaggio.it
Una tassa annuale di 140 euro per i cani fa discutere in Italia: persino l’adozione di animali diventa un lusso. Ecco perché.
Nell’ambito dell’adozione e della crescita degli animali domestici sono sempre tanti gli interrogativi sui vari obblighi esistenti; spesso la confusione regna sovrana.
Addirittura, tra molti proprietari di cani domestici, specialmente, si discorre già da molto di una possibile tassa annuale da pagare proprio per il loro compagno a quattro zampe.
La proposta di dover pagare una tassa, alta per giunta, desta molta preoccupazione e discussione tra coloro che vivono ogni giorno con amore e devozione per i loro compagni speciali.
D’altronde, l’amore e il forte legame che si creano sono sacri e, per questo motivo, dover onorare una nuova spesa potrebbe sembrare un obbligo duro da digerire per molti.
Costo o responsabilità?
Rilanciamo in tal senso la premessa di Qui Fisco, portatore della notizia: la reintroduzione di una tassa sui cani potrebbe riportare in auge un sistema fiscale che, almeno in Italia, era stato accantonato da tempo. Tuttavia, questa tassa è ancora presente in molte altre parti d’Europa e in altre Nazioni. La discussione non si concentra solo sull’importo, ovvero circa 140 euro all’anno, ma anche sul ruolo preposto.
Stando alla fonte, lo scopo della tassa sarebbe di natura educativa, atta, dunque, a promuovere una gestione più responsabile degli animali, nonché a ridurre il numero di randagi abbandonati e a sostenere i servizi veterinari pubblici. Ciò nonostante, in tanti sono preoccupati che questa tassa possa creare ulteriori problemi per molte famiglie, specialmente per quelle meno abbienti.
I trascorsi storici
In Italia, stando alla fonte, fino agli anni ’30, esisteva già una tassa obbligatoria, stabilita dal regio decreto n. 1393 del 1918; rivolta a tutti i cani, tranne quelli con compiti speciali (tipo i cani guida per le persone non vedenti), questa tassa, stabilita in lire e calcolata in base al ruolo dell’animale, fu eliminata nei primi anni ’90. Tuttavia, si continua a discutere sulla possibilità che venga reintrodotta, seguendo gli esempi di altri Paesi.
Sulla base di quanto segnala la fonte, infatti, in Germania, Irlanda e Stati Uniti, possedere un cane richiede già oggi di pagare una tassa o di avere una licenza, con somme variabili a seconda di razza, livello di pericolosità dell’animale e sterilizzazione. Ad esempio, in Irlanda il costo di una licenza annuale per singolo cane può arrivare alla cifra sopra indicata; in alternativa, si può pagare una tantum 400 euro per ottenere la licenza per più animali domestici! Sicuramente, che sia presente o meno, questa tassa ci fa intendere che, ahinoi, tutto può diventare improvvisamente un lusso (anche lo spirito pet friendly).