Scoperte nei pressi di Roma delle GROTTE SEGRETE | Sembra di essere a Capri, un luogo dal fascino unico

Sembra Capri ma non lo è (commons.wikimedia.org/Elenagm) -www.cosediviaggio.it
Appare come Capri, ma ci troviamo nel Lazio: un’antica meraviglia romana che affascina i visitatori e il FAI.
Il suono delle onde colpisce le rocce, la luce passa attraverso le fessure e tinge l’acqua di riflessi straordinari. Questo immaginario trasforma alcuni luoghi in qualcosa di più di semplici destinazioni turistiche.
Talvolta, ed io che sono isolana lo posso dimostrare, la bellezza non richiede una spiegazione, ma solamente di essere rivelata; e quando si menzionano le grotte marine, la mente vola a Capri.
La Grotta Azzurra, situata nell’oscurità e illuminata da una sua peculiare brillantezza sott’acqua, è da secoli uno dei simboli del Mediterraneo, tra leggenda e bellezza.
Un sito che ha catturato l’attenzione di artisti, scrittori e sovrani, trasformandosi in una sorta di rifugio naturale quasi dedito al culto del sublime.
Grotte di Roma
Tuttavia, non è necessario attraversare il mare Tirreno per scoprire una bellezza che non ha nulla da invidiare alla famosa grotta. È sufficiente rimanere nel Lazio, affacciarsi sulla costa di Anzio e lasciarsi stupire dalle famose Grotte di Nerone. In questa zona, tra le scogliere del promontorio di Capo d’Anzio, si possono vedere i resti imponenti della villa imperiale che la tradizione collega all’imperatore Nerone. L’area situata tra l’Arco Muto e la zona del Faro ospita edifici che narrano secoli di evoluzioni architettoniche, dalla tarda repubblica romana fino all’epoca della dinastia dei Severi.
A tal proposito, alcune interessanti informazioni vengono fornite dal FAI e dalla sua classifica dei Luoghi del Cuore, dove questa location si piazza oltre il quattromillesimo posto. Il complesso si sviluppava su diversi piani, con edifici che si affacciavano sul mare, terrazze, fontane e spazi dedicati alla cultura e al divertimento. Da questi ambienti termali inclinati nascono le “grotte”, strutture di sostegno che si aprono lungo la scogliera, dipingendo uno scenario naturale tanto affascinante quanto storicamente d’impatto.
Trasformazioni e decorazioni
Durante il regno di Nerone, furono realizzati spazi per concerti, sale di ricevimento e una grande esedra con vista sul mare, successivamente convertita in un atrio di grandi dimensioni sotto l’impero di Settimio Severo. Il sito, attualmente visibile in parte, esprime pienamente la magnificenza dell’esperienza imperiale. Non da meno erano le decorazioni sfarzose: mosaici, marmi, sculture rinomate come la Fanciulla d’Anzio e il Gladiatore Borghese.
In aggiunta, secondo documenti storici come quelli di Svetonio (citati dal FAI), è in questa villa che Augusto ottenne il titolo di “Padre della Patria” nel 2 a. C. Le Grotte di Nerone costituiscono in conslusione un degno collegamento tra natura e storia; un sito in cui il mare non è soltanto uno scenario ma attore principale, in grado di riflettere ancora oggi l’antico splendore di Roma.