In Basilicata è stata ritrovata la SECONDA MATERA | Tutti la ignoravano e invece sono attesi migliaia di turisti da domani

In Basilicata è stata ritrovata la SECONDA MATERA | Tutti la ignoravano e invece sono attesi migliaia di turisti da domani

Turisti in Basilicata seconda Maratea (Canva foto) - www.cosediviaggio.it

Una “nuova Matera” emerge tra le alture lucane: paesaggi, arte e storia si svelano: turisti pronti a scoprirla.

C’è un luogo nel cuore della Basilicata che in pochi conoscono, eppure ha tutto per diventare una nuova meta d’incanto nel panorama turistico italiano. Un borgo che sembra aver atteso secoli nell’ombra, mentre poco lontano, la celebre Matera catalizzava l’attenzione di viaggiatori e cineasti. Il suo nome, quasi dimenticato, sta tornando a brillare.

Passeggiare tra le sue stradine, osservare la pietra lucana che scolpisce l’identità urbana, scoprire vedute che abbracciano valli e orizzonti, è come sfogliare le pagine di un romanzo dimenticato. Ogni angolo racconta qualcosa, ogni suono richiama tempi in cui il silenzio e la terra costruivano comunità solide. Domani, migliaia di turisti si troveranno per la prima volta davanti a questo scenario rimasto nascosto troppo a lungo.

Chi lo ha visitato in passato lo ricorda per la sua posizione maestosa, per il fascino autentico e per un patrimonio artistico e architettonico straordinario, che non teme paragoni con le mete più celebrate.

I segni di un’identità nobile si trovano ovunque: nei portali in pietra, nei resti di castelli, nelle cattedrali decorate da maestri dell’arte italiana. È un viaggio nella memoria, e insieme un ritorno alla luce per un luogo che ora si prepara ad accogliere chi, fino a ieri, ne ignorava l’esistenza.

Tra natura selvaggia e resti millenari

Sospesa a 548 metri di altitudine, dominando la valle del Bradano, questa città è seconda solo a Matera per estensione nella regione. Si chiama Irsina, ma per secoli fu nota come Montepeloso. Oggi, proprio grazie a questa vastità territoriale e alla sua posizione di confine tra tre province (Matera, Potenza e Bari), è considerata un crocevia ideale tra culture e paesaggi. Il Bosco di Verrutoli, con i suoi daini in libertà, offre un raro esempio di equilibrio tra natura e presenza umana.

Ma Irsina non è solo paesaggio: è anche racconto. La sua cattedrale ospita una statua marmorea attribuita da molti ad Andrea Mantegna, il grande maestro del Rinascimento. Il suo centro storico, integro e poco contaminato, appare oggi come un palcoscenico pronto ad accogliere i primi passi del turismo culturale di qualità. Come riporta Wikipedia, la città fu sede di una storica diocesi e protagonista di eventi cruciali nel Medioevo, come la battaglia di Montepeloso del 1041.

Irsina
Irsina vista dall’alto (Wikipedia Nyx NKfoto) – www.cosediviaggio.it

Il risveglio di Irsina tra turismo e memoria

Irsina si inserisce in un nuovo circuito turistico regionale, con eventi, visite guidate e aperture straordinarie nei suoi palazzi storici. Una riscoperta voluta da amministrazioni locali e operatori del territorio, che punta a valorizzare un’eredità rimasta a lungo in secondo piano.

In questo rilancio, la somiglianza con Matera non è solo geografica: entrambi i centri condividono una storia antica, un tessuto urbano legato alla pietra, e una capacità sorprendente di parlare al mondo.