Al centro di splendidi monti laziali nasce il BORGO DELLE GROTTE | Sembra di essere in una Riserva africana

Al centro di splendidi monti laziali nasce il BORGO DELLE GROTTE | Sembra di essere in una Riserva africana

Le suggestive grotte (corinasdavide - Wikimedia Commons foto) - www.cosediviaggio.it

Tra i monti della Ciociaria nasce un luogo che sembra uscito da un altro continente: un’esperienza davvero indimenticabile. 

C’è un angolo del Lazio dove il tempo sembra essersi preso una pausa. In mezzo a colline aspre e sentieri che si perdono nel verde, la natura si presenta ancora selvaggia, viva, piena di voce. Qui, lontano dal caos delle città, il paesaggio non è solo bello — è potente. È uno di quei posti dove ti fermi, respiri, e senti di essere davvero dentro qualcosa, non solo davanti.

Ci sono luoghi dove ogni pietra, ogni muro, ogni albero, ha qualcosa da dire. Non è solo nostalgia: è una memoria che resiste, che si vede nelle case, nelle strade strette, nella luce che filtra tra i vicoli. Il passato non è un ricordo distante, ma una presenza costante, che si mescola al presente in modo naturale, quasi inevitabile.

Camminare in questi borghi è come aprire un libro antico — uno di quelli un po’ sgualciti, con le pagine vissute. Non c’è niente di costruito, niente di finto. Solo una bellezza cruda e vera, fatta di silenzi, profumi, e piccoli dettagli che altrove passerebbero inosservati. È un’Italia meno nota, ma forse proprio per questo, più autentica.

E poi c’è la natura, che qui non è solo sfondo. È lei che comanda, che plasma, che racconta. Grotte, fiumi, boschi, rocce scolpite dal tempo: un paesaggio quasi alieno, che in certi momenti sembra più vicino all’Africa che all’Europa. E sì, c’è anche questo contrasto che affascina — e che oggi ha ispirato qualcosa di completamente nuovo.

Un luogo inaspettato

Capita a volte di inciampare in posti che non ti aspettavi, e che invece ti rimangono dentro. Luoghi che non hanno bisogno di grandi parole o pubblicità, perché parlano da soli. Questo borgo è uno di questi. C’è un’energia particolare nell’aria, difficile da spiegare, ma che ti fa subito capire di essere arrivato in un posto speciale.

E poi ci sono le persone. In questi borghi la comunità ha ancora un senso profondo. La gente si conosce, si saluta, si aiuta. C’è un senso di appartenenza che si riflette anche in come viene curato ogni angolo, ogni pietra. Non è solo ospitalità: è orgoglio del proprio territorio, voglia di condividere qualcosa che si ama davvero.

Chiesa a Pastena (pufui pcpifpef - Wikimedia Commons foto) - www.cosediviaggio.it
Chiesa a Pastena (pufui pcpifpef – Wikimedia Commons foto) – www.cosediviaggio.it

Un piccolo mondo di pietra, acqua e memoria

Siamo a Pastena, provincia di Frosinone. Un posto che, detto così, forse non dice molto. Ma chi ci è stato lo sa: è una terra di grotte spettacolari, quelle vere, vive, con stalattiti e cascate che ti lasciano a bocca aperta. Scoperte nel 1926, si dividono in due rami: uno attivo, dove scorre ancora un fiume (e sì, si può andare in battello!), e uno fossile, completamente percorribile a piedi.

Ma non ci sono solo le grotte. Come riporta ciociariaturismo.it, il paese in sé è una chicca. Mura medievali con torri che sembrano uscite da un libro di storia, chiesette antiche, portali in pietra, musei che raccontano la vita contadina e il lavoro nei campi… tutto costruito con rispetto e amore per la propria terra. Un passato che non è stato cancellato, ma che continua a parlare.