Caratterizzata da una cinta muraria ben conservata ecco la CITTÀ DELLE 7 TORRI | Sembra di essere a Carcassonne in Francia

La "Carcassonne d’Italia" (commons wikimedia/Gianfranco Vitolo) - www, .cosediviaggio.it
Immersa tra le dolci colline del Sud, essa è custode di uno dei più affascinanti borghi fortificati d’Italia. Scopriamo le 7 torri.
Talvolta, basta oltrepassare una porta in pietra per sentirsi catapultati in un’epoca passata. Non occorrono effetti speciali o viaggi oltre oceano.
Basta il silenzio di un borgo, i passi che echeggiano su vicoli acciottolati, e le ombre lunghe delle torri medievali che si proiettano sulle imponenti mura.
È ciò che avviene qui, in uno dei tesori più preziosi del Molise, adagiato su dolci alture in una provincia verde e alberata. Le colline del Sud sono il suo rifugio.
Qui, l’antica struttura difensiva, con le sue sette torri, continua a vigilare sul centro abitato, guadagnandosi il soprannome di “Carcassonne d’Italia”.
Il borgo delle torri
Il borgo di Fornelli in provincia di Isernia si trova su un’altura baciata dal torrente Vandra, circondato da boschi, sorgenti e crinali che superano i mille metri di altitudine. Questo panorama naturale incantevole fa da sfondo a un nucleo urbano ricco di storia. Le origini di Fornelli, secondo Wikipedia, risalgono almeno al IX secolo, quando fu probabilmente fondato come dipendenza della potente abbazia di San Vincenzo al Volturno.
È nel centro storico che Fornelli rivela il suo volto più autentico. L’impianto medievale è palpabile nella cinta muraria, ancora perfettamente conservata e incorniciata da sette torri circolari di vedetta. All’ingresso del borgo svetta il castello, ora palazzo fortificato con un portale monumentale, due piani e una facciata elegante, che nel 1744 accolse persino Carlo III di Borbone, re di Napoli. Gli edifici civili e religiosi che lo circondano raccontano una storia ricca e articolata: la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, con le sue tavole del Settecento, e la chiesa di San Pietro Martire, oggi danneggiata ma ancora centrale nella vita comunitaria.
Una storia drammatica
Le vicende storiche di Fornelli sono segnate da eventi drammatici. Il borgo ha conosciuto terremoti, pestilenze e guerre. Tra i momenti più toccanti c’è quello del 4 ottobre 1943, evidenzia Wikipedia, quando sei cittadini, tra cui l’ex sindaco antifascista Giuseppe Laurelli, furono impiccati dai nazisti dopo un’azione di resistenza. Un monumento e una fiaccolata annuale ne preservano la memoria.
Oggi, Fornelli è anche riconosciuta come Città dell’Olio, un titolo che celebra la sua vocazione agricola e la qualità dei suoi prodotti. Mentre il tempo pare rallentare tra i vicoli e le pietre secolari, l’identità del borgo si rinnova: un luogo di bellezza, storia e resistenza, dove le mura non sono solo un confine, ma raccontano e proteggono.