Tra case diroccate e il silenzio totale, nasce il PAESE THRILLER del nord Italia | Luogo vietato ai deboli di cuore

Ecco la terra dei thriller (commons.m.wikimedia.org/Martina Rathgens) - www.cosediviaggio.it
Un luogo incastonato tra valli, custode di epoche lontane e segreti scolpiti nella pietra: ecco la terra dei thriller
Passeggiando tra i suggestivi paesaggi dell’entroterra nordico, si avverte spesso una sensazione di sospensione temporale, come se la natura stessa narrasse storie arcane.
In questo scenario incantato, ci si può imbattere in borghi dove la memoria vive in maniera perpetua; in cui i ruderi rivelano segreti mai del tutto dissipati.
Un luogo questo che continua a raccontare; un labirinto di storie e misteri, anche cinematografici, che invita i visitatori a esplorare e a perdersi nel suo passato.
È in questo contesto che si trova un centro abitato poco popolato ma ricco di testimonianze storiche che affondano le radici in secoli di eventi complessi, conflitti e rinascite.
Una storia antica
Secondo quanto riportato da Wikipedia, la storia di Balestrino ha inizio già in epoca paleolitica, nella valle del torrente Barescione. Dopo l’epoca romana, con il trascorrere dei secoli, il borgo subì diverse metamorfosi: dall’Alto Medioevo in poi, le popolazioni si dispersero in piccoli nuclei, mentre il territorio passò sotto il controllo di diverse signorie, tra cui l’abbazia di San Pietro dei Monti e la nobile famiglia Del Carretto. È proprio sotto la guida di quest’ultima che Balestrino conobbe uno sviluppo architettonico e sociale significativo, nonostante i contrasti con la popolazione locale, culminati nel 1561 in una rivolta che portò all’uccisione del marchese e della sua consorte.
Tra le architetture più significative spicca il castello dei Del Carretto, eretto tra il 1515 e il 1559 e successivamente restaurato. Oltre al castello, Balestrino custodisce una serie di chiese e cappelle di rilevanza storica e artistica, tra cui la parrocchiale di Sant’Andrea al Poggio, ornata con opere del XVII secolo, e la cappella campestre di San Giorgio, decorata con affreschi del XV secolo.

Una narrativa continua
Nel corso dell’Ottocento, come riportato da Wikipedia, Balestrino entrò a far parte della Repubblica Ligure e, successivamente, del Primo Impero francese, per riunirsi nel 1815 al Regno di Sardegna. Dopo l’Unità d’Italia, il borgo fu incluso nella provincia di Genova e infine in quella di Savona. La storia recente di Balestrino è segnata dall’abbandono del suo centro storico, talvolta definito “paese fantasma”. Questa parte antica del borgo, dominata dal castello, è oggi disabitata ma conserva un fascino inconfondibile, tanto da essere scelta come set cinematografico per produzioni come “Inkheart” e la serie “Game of Kings”.
Oggi, Balestrino conta poco più di 500 abitanti e mantiene viva la sua identità grazie alle quattro frazioni e alle numerose località che arricchiscono il suo territorio. Le antiche strutture, i simboli araldici, i racconti popolari e il silenzio che avvolge il borgo vecchio conferiscono a questo comune un’atmosfera di armonica suggestione.